Pensioni ultima ora: “Rimettiamo al centro i lavoratori” è il titolo di un video che ha per protagonisti un gruppo di senatori del MoVimento 5 Stelle pubblicato simbolicamente il 1° maggio. Non a caso proprio nel giorno della Festa del Lavoro per ricordare alcune delle azioni prodotte dell’esecutivo gialloverde.
Pensioni ultima ora, Il M5S rivendica “impegno mantenuto” in tema di pensioni
Il video registra gli interventi a più voci di alcuni dei rappresentanti in Senato del M5S. Si tratta di Stefano Patuanelli, Nunzia Catalfo, Susy Matrisciano, Elena Botto, Antonella Campagna, Barbara Guidolin, Sergio Romagnoli. Già l’incipit è abbastanza esplicativo. “Oggi, 1° maggio, è la festa dei lavoratori. Per il MoVimento 5 Stelle il lavoro, colonna portante della nostra Costituzione, è una priorità assoluta. E i risultati che abbiamo raggiunto da quando siamo al Governo lo dimostrano”.
Il primo punto che viene citato è il reddito di dignità. Ma subito dopo si passa al tema delle pensioni nelle sue diverse declinazioni. Tra queste la pensione di cittadinanza: “per il MoVimento 5 Stelle tutti i pensionati che vivono sotto la soglia di povertà hanno diritto a una vita dignitosa. I nostri nonni, dopo una vita di sacrifici, potranno finalmente andare in pensione con un minimo di 780 euro mensili. Un altro impegno mantenuto”. E poi continua l’intervento a più voci e giunge a Quota 100: “E a proposito di pensioni, con Quota 100 un milione di lavoratori nel prossimo triennio potranno anticipare l’uscita dal lavoro fino a 5 anni rispetto alla Legge Fornero. Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto”.
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Pensioni ultima ora, critiche dalla Cisl
Alle parole dei 5 Stelle non corrisponde altrettanto entusiasmo da parte delle organizzazioni sindacali. Per esempio come riportato da Bergamonews nell’intervista alla segretaria generale di Fnp-Cisl di Bergamo Caterina Delasa avanza critiche precise. E si legge: “per mesi, i due vicepremier Di Maio e Salvini hanno sbandierato l’intenzione di alzare le pensioni minime. Abbiamo invece assistito a misure del tutto opposte, dal taglio agli aumenti delle pensioni sopra i 1500 euro all’introduzione di parametri che impediscono a molti pensionati in stato di oggettivo bisogno di usufruire della misura della Pensione di Cittadinanza”.
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