Grezzoville, nell’alta padania, è un paesino tranquillo dell’entroterra veneto.
Adelmo (nome di fantasia) ha 70 anni, una vita vissuta nel jet set di Grezzoville. Qui, tra rifiuti tossici interrati, tangenti, sparatorie, inseguimenti coi Carabinieri e matrimoni in trattore, la vita scorre allo stesso modo che 100 anni fa. Chi non è di questa terra non può capire il suo romanticismo, il suo linguaggio e soprattutto il sublime degrado che vibra dentro l’anima dei veneti. Qui gli animali domestici si chiamano Fernet o Merlot, le canzoni “Mi so un agricoltore”, “Parlo con Gesù”, “Ghe sboro” o “Nassare qua”. Le donne indossano tacco 12 nel fango delle sagre della sbrisa, e parole come emancipazione o discriminazione non vengono mai pronunciate, perché troppo difficili.
Adelmo però è un uomo d’altri tempi.
È uno nato alla fine degli anni ’40 e ha vissuto la vita tutta d’un fiato. È partito dal basso ai tempi del boom economico facendo la cresta sui cementi scadenti, poi sull’amianto, poi coi rifiuti tossici comprati e interrati, Adelmo ha fatto la carriera tipica degli imprenditori di una volta. Nel 1997 sposa Gennifer (nome di fantasia), una di quelle donne ruspanti e veraci che si trovano solo in veneto. Ci fa due figli, vivono lo splendore degli anni 2000, poi il tempo fa il suo corso. Ma mentre Gennifer la sera preferisce stare a casa a guardare i ciccioni su Real time, Adelmo a 70 anni vuole ancora el movimiento. Esce, vive la vida loca nelle balere dell’entroterra; ogni sera trascina Gennifer nelle balere che droppano la mazurka. Un semolino on the rocks, un frozen viagra, due volteggi in pista e poi via, a casa a darci sotto.
Gennifer fa presente che la menopausa non è un pret-a-porter e divorzia.
Adelmo non dispera, anzi. Nei capannoni dove Raoul Casadei detta legge e Gianni Morandi è considerato alla stregua del brutal death norvegese, Adelmo conosce Consuelo (nome di fantasia), avvenente sgarzolina sessantenne che condivide la sua passione per el movimiento. Tra i due scoppia subito la passione. Quando Gennifer lo viene a sapere s’incazza a mostro, nega il divorzio ad Adelmo e porta tutti in tribunale accusando Consuelo di essere una sfasciafamiglie che giaceva con Adelmo quando ancora erano sposati. Adelmo nega fermamente. Testimoni vengono chiamati, domande vengono fatte, ed ecco il colpo di scena: i due amanti erano stati visti insieme già nel 2012. Adelmo fa spallucce: el movimiento accomuna uomini e donne che si trovano per ballare Romagna mia, non significa che scopino.
Il giudice civile manda gli atti alla Procura
La Procura è inarrestabile e indaga Consuelo per il reato meno indagato d’Italia, cioè falsa testimonianza. Secondo le toghe, Consuelo frequentava già il gagliardo Adelmo e lo ha concupito nel lissio pur sapendo che era sposato. E tutto questo per ricordare che lì fuori c’è un mondo che non viene dibattuto su Twitter, i cui coetanei non commentano i post se non con immagini di buongiorno, ma che è umano e, nel suo piccolo, bellissimo.
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