Il verdetto delle amministrative inglesi – non si votava in Scozia e Galles – punisce i conservatori e i laburisti mentre premia i liberaldemocratici. Questi ultimi guadagnano 452 seggi (al momento). I verdi sono a quota +112 seggi, la migliore prestazione della storia. Molti seggi in più del previsto, ottimo risultato anche per i candidati indipendenti.
Elezioni amministrative Inghilterra 2019: la sconfitta di Conservatori e Laburisti
Non sono ancora noti i risultati definitivi dell’ultima tornata di elezioni locali che hanno coinvolto quasi tutta l’Inghilterra. Tuttavia, è ormai definita la brutta performance dei partiti di May e Corbyn. Per i primi si tratta di una sconfitta epocale: hanno perso oltre 750 seggi secondo le ultime stime (potrebbero arrivare a quota mille); non sorridono i secondi che finora ne hanno persi 81 (anche nelle roccaforti del Nord – come Sunderland – dove però al referendum di tre anni fa aveva trionfato il Leave).
La stragrande maggioranza degli analisti ha collegato il dato alle trattative sulla Brexit: gli elettori conservatori, alla prima occasione, hanno mostrato il proprio scontento rispetto alla conduzione dei negoziati con Bruxelles, gli elettori laburisti euroscettici hanno protestato contro le aperture a una seconda consultazione.
Elezioni amministrative Inghilterra 2019: cosa succederà alle Europee?
Con tutta probabilità, il risultato delle amministrative preannuncia quello delle prossime Europee: il Regno Unito sarebbe dovuto uscire dall’Unione Europea il 29 marzo scorso, la Brexit è poi slittata al 31 ottobre, dunque, anche Londra dovrà eleggere i propri parlamentari europei.
Tra l’altro, alle amministrative non correva il Brexit Party di Nigel Farage che però parteciperà alla tornata di fine maggio: potrebbe raccogliere i voti dei delusi dal processo di uscita dalla comunità dei 28. Tra i partecipanti alla prossima tornata ci sarà anche Change Uk, partito pro Ue formato da esponenti conservatori e laburisti in opposizione all’atteggiamento dei rispettivi ex partiti rispetto alle trattative con Bruxelles.
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