Giro d’Italia 2019: percorso e favoriti

Pubblicato il 6 Maggio 2019 alle 20:30 Autore: Cesare Fabrizi

Sabato partirà l’edizione numero 102 del Giro d’Italia, la corsa a tappe più bella del mondo.

Giro d'Italia 2019 percorso e favoriti
Giro d’Italia 2019: percorso e favoriti

Il momento più atteso per milioni d’italiani è ormai alle porte. Sabato partirà l’edizione numero 102 del Giro d’Italia, la corsa a tappe più bella del mondo. Molti i campioni che si affronteranno su un percorso come sempre pieno di insidie e difficilissimo.

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Giro d’Italia: il percorso

22 squadre di 8 corridori ciascuna, per un totale di 176 ciclisti, si affronteranno sulle strade italiane. La corsa parte con una tappa subito importante: il prologo di Bologna di 8 km, con gli ultimi 2 che corrispondono al Muro di San Luca. Le altre due cronometro sono la San Marino-Riccione di 34,7 kilometri, che è la 9° frazione e l’epilogo, la Verona-Verona, con arrivo nell’Arena di 15,8 km.

5 gli arrivi in salita: la Pinerolo-Cerasole Reale, la Saint-Vincent-Courmayeur, la Lovere-Ponte di Legno, la Treviso-San Martino di Castrozza e la Feltre-Croce d’Aune. In queste 5 tappe e nelle 3 cronometro molto probabilmente si deciderà il Giro. Suggestiva anche la Cuneo-Pinerolo, che ricorda una leggendaria impresa di Fausto Coppi. Importante anche la tappa con arrivo a L’Aquila, più per il significato simbolico che per la sua importanza in termini di classifica. Molto dipenderà anche dal meteo che si incontrerà soprattutto in montagna. Si prevede addirittura la neve sulle Alpi.

Giro d’Italia: i favoriti

Purtroppo le defezioni all’ultimo momento di Egan Bernal e di Alejandro Valverde hanno tolto sale e protagonisti alla corsa. Mancherà anche il vincitore dell’anno scorso, Chris Froome, che preferisce concentrarsi sul Tour. Detto questo i corridori di valore che lotteranno per la Maglia rosa non mancano. Andiamo a scoprirli.

Tom Dumoulin

L’olandese è probabilmente il favorito numero 1 di questo Giro. È il più forte a cronometro sulla carta, e le tre prove contro il tempo fanno il suo gioco. Negli ultimi anni è migliorato molto anche in salita e nelle tre Grandi corse a tappe disputate nelle scorse due stagioni è sempre arrivato fra i primi due e ha vinto il Giro 2017. Ad aiutarlo in salita i giovani Louis Vervaeke e Sam Oomen e l’esperto Jan Bakelants.

Primoz Roglic

L’ex saltatore con gli sci è il più in forma fra gli uomini di classifica. Quest’anno ha già vinto l’UAE Tour, la Tirreno-Adriatico e il Giro di Romandia. È uno specialista delle cronometro e negli ultimi due anni è migliorato in maniera esponenziale in salita, arrivando 4° nella Classifica Generale del Tour de France. L’incognità riguarda lo stato di forma: riuscirà a mantenerlo per 3 settimane, dato che vince da inizio anno? Ad aiutarlo in salita i giovani Boewman e Tolhoek.

Vincenzo Nibali

Come sempre il messinese è la speranza azzurra per le Grandi corse a tappe. La condizione è in crescendo, essendo arrivato terzo al Tour of the Alps ed essendosi piazzato alla Liegi-Bastogne-Liegi. È il più vittorioso in termini di Grandi Giri tra gli atleti in gara e ha fantasia per attaccare in ogni modo. A supportarlo Caruso e Pozzovivo.

Simon Yates

Il britannico l’anno scorso sulle strade italiane ha dato spettacolo, salvo poi crollare nelle ultime due tappe di montagna. Poi si è rifatto a settembre conquistando la Vuelta di Spagna, facendo tesoro degli errori commessi. Rispetto a Roglic e Dumoulin pagherà non poco nelle tappe a cronometro. In montagna sarà supportato da Chaves, secondo al Giro di tre anni fa e poi scomparso, Nieve e Jack Haig.

Miguel Angel Lopez

L’anno passato è stato quello della consacrazione per “Superman”, con due terzi posti nella generale di Giro e Vuelta. Come Yates pagherà caro le tappe a cronometro e dunque dovrà attaccare sulle salite, dove a supportarlo avrà quella che è probabilmente la squadra più forte, l’Astana. Villella, Bilbao, Cataldo, Ion Izagirre e Hirt sono ottimi scalatori.

Giro d’Italia: altri corridori da tenere d’occhio

Bob Jungels ha rinunciato alla Liegi-Bastogne-Liegi per concentrarsi sul Giro. Sulle Grandi salite non ha mai tenuto il passo dei migliori, però è fortissimo a cronometro. Il Team Ineos, ex Team Sky, dopo la perdita di Bernal, punta sui giovanissimi Sivakov e Geoghegan-Hart, rispettivamente primo e secondo al Tour of the Alps. La Bora-Hansgrohe punta sul duo Majka-Formolo, con quest’ultimo secondo all’ultima “Liegi”. Un altro outsider può essere il giovane bergamasco Fausto Masnada, vincitore di due tappe al Tour of the Alps.

Per le volate i 4 favoriti sono Viviani, Gaviria, Ewan e Démare. Da tenere d’occhio anche Nizzolo e Modolo.


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