Agguato a Napoli in Piazza Nazionale: come sta la bambina colpita
Agguato a Napoli in Piazza Nazionale, estremamente gravi le condizioni della bambina di 4 anni rimasta coinvolta nel violento fatto di cronaca. I dettagli
Da Milano a Napoli si continua purtroppo a sparare per strada. È stato quasi certamente un agguato legato agli ambienti della camorra quello per il quale una bambina di 4 anni rischia in queste ore la vita. Si tratta della innocente vittima rimasta coinvolta con altre persone nell’agguato consumatosi venerdì 3 maggio intorno alle ore 17 in centro a Napoli. Precisamente il fatto di cronaca si è verificato tra Piazza Nazionale, via Polveriere, via Acquaviva: nel pieno centro del capoluogo partenopeo.
Agguato a Napoli, le tre persone rimaste coinvolte
Oltre alla bambina sono rimaste coinvolte nella sparatoria altre due persone: sua nonna colpita di striscio da un proiettile ed un pregiudicato, Salvatore Nurcaro. Quest’ultimo, il vero bersaglio dell’agguato, è ricoverato da venerdì 3 maggio in gravi condizioni presso l’Ospedale Loreto Mare.
Agguato a Napoli, le condizioni della bambina di 4 anni
La bambina di 4 anni che si trovava in compagnia di mamma, nonna ed una amica è stata ricoverata immediatamente presso l’Ospedale Santobono dove si trova da quasi 24 ore. Le sue condizioni di salute “appaiono estremamente gravi”. Nel corso del delicato intervento chirurgico a cui la piccola è stata sottoposta i medici, con il direttore del dipartimento di Emergenza, Carmine Pecoraro, hanno estratto il proiettile.
“Un proiettile le ha attraversato i polmoni da destra a sinistra, senza però ledere il cuore – ha detto all’Ansa il Dg dell’Ospedale Santobono Anna Maria Minicucci – conficcandosi tra le costole”.
“La valutazione dell’opportunità dell’intervento è stata fatta dai chirurghi e dai rianimatori a seguito del monitoraggio dell’evoluzione delle condizioni cliniche. L’intervento – si legge nel bollettino medico – ha permesso di asportare il proiettile che è apparso integro. Nelle prossime ore sono programmate ulteriori indagini diagnostiche per una valutazione più accurata dei danni. Attualmente la bambina, ricoverata presso il reparto di Terapia Intensiva, è in coma farmacologico indotto”.
“L’intervento è perfettamente riuscito – ha spiegato Carmine Pecoraro, direttore dipartimento Dea del Santobono – verosimilmente per quanto si possa capire, è stato un tipo di proiettile che non è esploso all’interno. La situazione della bambina è ancora critica: il proiettile è stato prelevato dal cavo pleurico del polmone sinistro. La paziente è ancora assistita dal punto di vista respiratorio. Sono in corso delle indagini mediche ulteriori per avere la conferma che non ci siano stati coinvolgimenti di altri organi dell’apparato. Il proiettile ha sfiorato quinta e sesta vertebra, ma è presto per dire se questo può aver causato altri tipi di danni”.
La vittima dell’agguato poco dopo l’agguato era stata sottoposta ad un piccolo intervento da parte dei chirurghi dello stesso Ospedale presso cui è ricoverata, “al fine drenare l’aria e il sangue presente nei polmoni e risolvere lo pneumotorace determinatosi a seguito della ferita”.
Agguato a Napoli, le parole del sindaco De Magistris
Tra i primi ad intervenire per commentare e condannare il fatto di cronaca il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. “Preghiamo per la piccola bimba che lotta per la vita al Santobono perché colpita da un proiettile di un vile criminale indegno di appartenere all’umanità. Il pensiero e la preghiera del popolo napoletano sono con il cuore per questa innocente creatura”. “Siamo sconvolti – ha detto il primo cittadino – Napoli si stringe attorno alla famiglia”.
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