Dalle file per richiedere e ottenere il reddito di cittadinanza all’amara sorpresa sulla Carta. Da qui una nuova fila, ma stavolta per richiedere la disdetta e rinunciare totalmente al beneficio. A monte di questa decisione gli importi (molto più) bassi rispetto alle prime aspettative (dai 780 euro promessi ai 40 euro sulla Card), nonché il timore dei controlli rigidi del Fisco. Sono queste le principali ragioni che indurrebbero un’importante parte della platea di beneficiari del RdC a fare marcia indietro e a rinunciare all’agevolazione.
Reddito di cittadinanza 2019: i numeri ad aprile
Stando ai numeri citati dal Messaggero, sono già 300 mila le Card consegnate ai beneficiari del Reddito di Cittadinanza, ed entro la fine di questa settimana ne saranno rilasciate altre 200 mila. Le domande di marzo approvate ad aprile ammontano a circa 490 mila. Il problema, tuttavia, non sta nei numeri delle richieste, ma in quelli degli importi. Il 13% dei nuclei ha infatti ricevuto tra i 40 e i 100 euro al mese (circa 60 mila persone). È lecito pensare che il maggior numero di disdette arriverà proprio da questa fascia di persone. Ma ce ne saranno anche da quella corrispondente l’8% dei nuclei (circa 40 mila famiglie) che hanno preso tra i 100 e i 200 euro e perfino in quel 7,2% dei nuclei che ha percepito tra 200 e 300 euro al mese. Le persone che potrebbero rinunciare al Reddito di Cittadinanza potrebbero così essere tra le 60 mila e le 130 mila.
Reddito di cittadinanza: importi bassi e controlli le ragioni del rifiuto
Per il quotidiano romano, l’importo non generoso erogato sulla Carta RdC non è competitivo, soprattutto per chi lavora e “guadagna” in nero. A maggior ragione che questi è tenuto a sottoporsi a rigidi controlli da parte del Fisco, incentrati a stanare i furbetti e a concretizzare quel rischio dei 6 anni di carcere per chi truffa. Restando in tema di numeri, comunque, il reddito di cittadinanza ha superato 1 milione di domande. Tra queste la percentuale di rifiuti si aggira tra il 20 e il 25%, mentre entro la fine di maggio le Card attive dovrebbero raggiungere 800 mila unità. Resta tuttavia il problema degli importi bassi, con le prime stime che parlano di 100 mila persone nella fascia compresa tra 40 e 100 euro e di 150 mila unità con importi meno di 200 euro. Insomma, mentre da un lato si supera il milione di domande presentate, dall’altro potrebbero registrarsi numeri altrettanto importanti anche sul fronte delle disdette.
Disdetta reddito di cittadinanza: novità a breve?
Un problema però c’è: nel progetto originale non era stata pensata questa probabilità. Per meglio dire, non era stata pensata la possibilità di rinunciare al reddito di cittadinanza, essendo stato considerato solo il lato “criminoso” della faccenda (ovvero, la perdita dei requisiti e quindi quella automatica del beneficio). A fronte dell’ingente numero di richieste da parte dei neo-beneficiari, tuttavia, a breve dovrebbe essere disponibile una soluzione che permetterà a chi vuole rinunciare al reddito di cittadinanza, di dichiarare in piena coscienza la propria rinuncia.
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