Partita Iva ed evasione: 15 profili di rischio sotto la lente dell’AdE
Partita Iva ed evasione fiscale: l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza aumentano i controlli. Ecco i 15 profili di rischio selezionati.
Risalendo a uno studio sul Vat Gap per la Commissione Europea che ha elaborato dati 2016, l’Italia è al primo posto in Europa per evasione Iva. Su un totale di 147.146 milioni di euro, l’Italia si piazza sul gradino più alto del podio con 35.988 milioni di euro di Iva evasi. Più in basso, e ad una relativa distanza, ecco la Germania (22.679 milioni di euro), il Regno Unito (22.040) e la Francia (20.896). Sono numeri impressionanti, soprattutto se si guarda alla distanza tra il primo posto (occupato dal nostro Paese) e il secondo, occupato dalla Germania.
Partita Iva ed evasione: ecco la blacklist dei potenziali evasori
Un campanello d’allarme che fa drizzare le antenne al Fisco nostrano, tanto da accomunareAgenzia delle Entrate e Guardia di Finanza in un serrato controllo sulle partite Iva potenzialmente a rischio evasione.
Come riporta Il Sole 24 Ore, la raccolta dei dati e l’accertamento integrato da parte di GdF e AdE è già iniziato. L’obiettivo è quello di creare una blacklist di soggetti Iva a rischio evasione, come già prevede Eurofisc, il servizio che consente lo scambio di informazioni tra le amministrazioni fiscali dell’Unione Europea.
Il quotidiano economico rivela che lo screening dei dati “permetterà all’amministrazione finanziaria di valutare tutti i soggetti giuridici a cui è collegata una partita Iva, facendo finire in un elenco quelli che presentano indicatori di rischio di frode in operazioni commerciali” riguardanti gli anni che vanno dal 2015 al 2018.
Partita Iva ed evasione fiscale: i 15 profili di rischio
In tutto sono 15 i profili di rischio. Tra questi spicca il Missing Trader, ovvero l’operatore mancante, chi effettua acquisti intracomunitari fittizi senza però adempiere agli obblighi Iva. Segue il Defaulter, ovvero il debitore in merito all’Iva perché non versa l’imposta dovuta sugli acquisti effettuati. Tra i profili di rischio spicca anche il Conduit Company, ovvero la società condotto “che compie operazioni intracomunitarie sia in acquisto sia in vendita con clienti in altri Paesi membri”. Nei passaggi da società a società, il meccanismo di evasione permette di “far sparire” l’imposta e generare quindi l’evasione.
Sempre Il Sole spiega che i criteri individuati per riempire la blacklist provengono dall’archivio Vies, da eventuali segnalazioni di frode Iva già avvenute e naturalmente dagli adempimenti Iva (dichiarativi e di versamento) mancanti. Infine, la Guardia di Finanza, che avrà maggiori poteri di controllo, potrà usufruire del Sistema Supporto Selezione Contribuente per effettuare eventuali controlli su società ed enti non commerciali di medie e rilevanti dimensioni che lavorano in Italia, applicando a esse indici di rischio relativamente ai criteri di evasione fiscale.
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