Silvio Berlusconi dimesso dall’ospedale, confermata la campagna elettorale

Pubblicato il 6 Maggio 2019 alle 16:14 Autore: Emilia Missione

Il leader di Forza Italia ha lasciato l’ospedale di Milano dopo l’operazione d’urgenza. Berlusconi: “Farò campagne elettorale solo su giornali, radio e tv”

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Silvio Berlusconi dimesso dall’ospedale, confermata la campagna elettorale

Tante cose che si sono succedute negli ultimi tempi mi hanno fatto pensare di essere arrivato alla fine del girone“. Lo dice sorridendo Silvio Berlusconi, all’uscita dell’ospedale San Raffaele di Milano dove martedì 30 aprile è stato ricoverato d’urgenza e operato per un’occlusione intestinale.

E con quel sorriso solito, che però non riesce a dissimulare una certa preoccupazione del leader 82enne, prende fiato e aggiunge: “Invece ho avuto una ripresa formidabile“.

Per il padre di Forza Italia, che alle prossime elezioni europee sarà capolista in quasi tutte le circoscrizioni, la campagna elettorale dovrà attendere ancora qualche giorno. Proprio ieri il suo medico di fiducia, Alberto Zangrillo, aveva spiegato ai cronisti che, sebbene “dal punto di vista medico Silvio Berlusconi non ha niente da invidiare a un ventenne”, dovrà limitare la sua presenza attiva per evitare i rischi di un affaticamento eccessivo.

Un consiglio che l’ex premier sembra aver accolto. “Ho promesso ai medici qualche giorno di convalescenza ancora, ma nelle ultime due settimane potrò fare campagna elettorale“. E ha aggiunto: “Credo che non farò comizi pubblici, basterà fare campagna elettorale attraverso giornali, radio e tv“.

Silvio Berlusconi dimesso dall’ospedale: “Mi sento ancora utile per il futuro degli italiani”

Nonostante lo stop, il Cavaliere parlando con i cronisti parte subito all’attacco dell’attuale coalizione di governo che, sottolinea, “sa fare una sola cosa, cioè litigare“.

“Noi come Forza Italia – spiega Berlusconi – ci siamo dati una missione per l’Italia, quella di avere dei voti che uniti a qualche voto negativo degli altri partiti che oggi stanno insieme al governo possano dare la possibilità di un nuovo governo. Con una maggioranza da trovare in Parlamento o con nuove elezioni“.

E sul futuro assetto del Parlamento europeo, destinato ad accogliere una larga compagine sovranista, dice: “Il Ppe deve lasciare l’alleanza con la sinistra e creare nuove alleanze con i liberali, i conservatori, la destra democratica, anche magari con quella testa matta di Orban, con Salvini perché devono capire che come nazionalisti non potrebbero fare niente e contare niente in Europa“.

E conclude: “Mi sento ancora utile per il futuro degli italiani, degli europei e dell’Occidente“.

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L'autore: Emilia Missione

Giornalista professionista, classe '90. Ho lavorato a SkyTg24 e come public affairs consultant. Amo la politica, le parole e le gonne di tulle. Ma non in questo ordine.
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