Il caso Siri sta tenendo banco da settimane e tutti, da sinistra destra, esprimono la propria opinione. Recentemente, l’ex leader dell’Italia dei Valori e magistrato Antonio Di Pietro ha parlato nel salotto di Omnibus (La7).
L’opinione di Di Pietro sul caso Siri
Di Pietro ha voluto rimarcare come il problema non sia squisitamente giudiziario, bensì politico. L’ex leader dell’IDV rimembra il tempo in cui – da ministro – ricevette un avviso di garanzia e che, in seguito ad esso, decise di lasciare il dicastero, nonostante il pieno proscioglimento che ne conseguì. Dopo pochi minuti dall’arrivo dell’avviso di garanzia, l’allora ministro del governo Prodi decise di dimettersi. Di Pietro, pertanto, afferma che nonostante fosse sicuro della sua innocenza, preferì anteporre gli interessi del paese a quelli personali. Da lì, il parallelismo con il caso Siri, sul quale l’ex magistrato non si espone mai nel merito del caso.
Antonio Di Pietro sul caso Siri: “anteporre interessi del Paese a quelli personali”
Sul piano tecnico-guidiziario, Salvini non ha torto. Ma il problema è politico. quando dice che Chi riveste un ruolo di quel genere, deve avere la responsabilità, l’umiltà, di anteporre gli interessi del Paese a quelli personali.
L’anfitriona Sardoni ricorda che tra le critiche mosse vi è quella di dare troppo potere alla magistratura. Al che, Di Pietro riafferma che la magistratura non ha alcuna colpa, in quanto si tratta più di un dovere piuttosto che di un potere. Nonostante l’ex leader dell’IDV abbia sofferto in prima persona per un processo simile, rimarca che sia necessario pensare al bene del Paese.
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