Reddito di cittadinanza: spese carta Rdc, cosa comprano i beneficiari
Reddito di cittadinanza, quali sono le spese più diffuse da parte di coloro che hanno visto riconosciuto il diritto al sostegno? Ecco le risposte.
Il reddito di cittadinanza è stato caratterizzato da moltissime polemiche. Prima, durante e dopo la sua approvazione. Da alcuni giorni i beneficiari stanno avendo la possibilità di fare acquisti dopo aver visto riconosciuto il diritto di poter accedere della misura introdotta dal Governo Conte.
Reddito di cittadinanza, acquisti consentiti e spese vietate
Stando alle cifre comunicate dall’Inps il numero di coloro che hanno fatto richiesta potrebbe raggiungere quota 1 milione entro fine maggio. Come abbiamo ricordato anche in questo nostro articolo la carta funziona come una qualsiasi carta prepagata o Bancomat. È utilizzabile sui Pos degli esercenti convenzionati con il circuito Mastercard, ma le spese effettuabili si rivolgono solo a beni alimentari e di prima necessità, al pagamento delle bollette, nonché dell’affitto mensile o della rata del mutuo.
Inoltre ci sono beni non acquistabili. Alcuni esempi? Con la carta del Reddito di Cittadinanza non si possono effettuare spese relative a shopping online, né acquistare biglietti della lotteria o di giochi a premi (gratta e vinci, etc.).
Reddito di cittadinanza, spese più frequenti
Nel corso dell’ultima puntata del programma Stasera Italia in onda su Rete 4 è andato in onda un servizio su quelli che sono i consumi più diffusi da parte dei beneficiari del reddito di cittadinanza. La domanda a cui nel servizio si prova a rispondere è la seguente: cosa comprano coloro che hanno diritto al RdC? La risposta non contiene grosse sorprese. Per esempio tra le voci di spese più frequenti troviamo l’affitto per la casa.
Immediatamente dopo troviamo l’acquisto di occhiali. Seguito dalle cure dentistiche. E successivamente le spese per beni alimentari come pesce e carne rossa. Ovvero alimenti che magari prima le stesse persone non riuscivano ad acquistare a causa delle scarse risorse a disposizione. Nello stesso servizio si fa riferimento ad una sorta di “fuga dal reddito”, allarme lanciato dai CAF e rilanciato da molte testate che ha per protagonista coloro che visti gli importi bassi del RdC stanno decidendo di rinunciare al beneficio economico.
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