Le elezioni europee sono dietro l’angolo e si pubblicano gli ultimi sondaggi prima del blackout. Per ora, sembra che la Lega confermerà il trend positivo dell’ultimo anno – che ha visto il carroccio assestarsi come prima forza politica in Italia – e che M5S e PD si sfidano per la seconda posizione.
Skuola.net (portale molto conosciuto tra i giovanissimi) ha effettuato un sondaggio che mostra la partecipazione attesa dei neomaggiorenni. Vediamo nel dettaglio.
Elezioni europee 2019: i giovanissimi votano di più
Secondo questo sondaggio di Skuola.net, i giovanissimi (tra i 18 e 19 anni, presumibilmente impegnati con il loro primo voto) parteciperanno molto più che gli altri concittadini. Il 67% afferma che andrà sicuramente a votare, a fronte di appena un 20% che manifesta la netta intenzione di non recarsi alle urne. Il restante 19% rimane indeciso. Considerando la storica bassa partecipazione delle elezioni europee – ritenute, di solito, come elezioni “secondarie” -, qualora si confermassero questi dati, sarebbe un risultato decisamente importante.
Si evidenzia come, in ogni caso, i giovani tra i 20 e 30 anni (che hanno già altre esperienze di voto alle spalle) rientrano maggiormente in linea con l’affluenza attesa o, addirittura, al di sotto della stessa. Per esempio, nella fascia che va dai 20 ai 24 anni, voterebbe il 52% degli intervistati. Percentuale che scende ulteriormente – fino al 49% – per il range che va dai 25 ai 29 anni.
Salvini è il più popolare. Testa a testa tra Di Maio e Zingaretti
Matteo Salvini si confermerebbe essere il leader politico più apprezzato anche tra giovani e giovannisimi. Il minsitro dell’interno riceve il 31% dei consensi nella fascia d’eta tra i 18 e 30 anni (con il picco del 38% nel range tra 25 e 30). Più giù, Luigi Di Maio, fermo al 23% e appaiato con il nuovo segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti. Si sottolinea, però, che il consenso verso Di Maio cresce vertiginosamente al Sud (arrivando a toccare il 38%). Chiudono Berlusconi e Meloni, molto vicini e separati da solo un punto percentuale (12 per il leader di Forza Italia, 11 per il massimo esponente di FDI).
Elezioni europee 2019: le ragioni di chi non vota
Per i giovani che hanno già deciso di non recarsi alle urne, viene chiesto il perché dell’astensione. La risposta più frequente (34%) è quella che vede queste elezioni come distanti dalle proprie priorità. Un 19% non andrebbe a votare a causa dell’estrema indecisione. Finalmente, una percentuale analoga non si recherà alle urne per motivi logistici, lavorando o studiando lontano dal proprio seggio elettorale.
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