Se ne va un simbolo degli anni ’60, gli anni d’oro di Hollywood; la “fidanzatina d’America”, Doris Day aveva 97 anni.
Doris Day: se ne va la fidanzatina d’America
A dare la notizia della morte della nota attrice, a causa di una polmonite, la fondazione per i diritti degli animali che porta il suo nome. Doris Day era il nome d’arte di Doris Mary Anne von Kappelhoff (cambiò nome solo dopo il successo della canzone “Day by day).
Nata a Cincinnati nel 1922, diventata famosa già negli anni Quaranta, come cantante, dopo la Seconda Guerra Mondiale ha raggiunto un enorme successo anche come attrice sul grande schermo ma anche in TV grazie alla sit-com The Doris Day Show.
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Doris Day: la carriera dell’anti-Maryln
Tra i suoi film più noti, ha girato in tutto 39 pellicole, L’uomo che sapeva troppo di Alfred Hitchcock ma anche Amore sotto coperta, Non sparare, baciami! (il suo preferito: interpretava Calamity Jane), il letto racconta…, Il tunnel dell’amore.
Tutte commedie romantiche all’insegna della Family way of life per cui viene considerata la nemesi dell’irresistibile femme fatale Marylin Monroe. Prima di ritirarsi completamente dalle scene negli anni ’80, ha vinto un Golden Globe e un Grammy Award; una sola nomination all’Oscar per lei. Si dice che abbia rifiutato di interpretare la parte della signora Robinson ne Il laureato.
Figlia di profughi tedeschi arrivati negli Usa dopo il primo conflitto mondiale, la Day non ebbe un’infanzia semplice: la morte del fratello maggiore, la separazione dei genitori ma soprattutto, un incidente d’auto che le impedì di coronare il suo sogno di diventare ballerina professionista (era una grande appassionata di tip tap).
Proprio durante la convalescenza decise di diventare una cantante. Il suo brano Sentimental Journey diventò presto un simbolo per i soldati americani impegnati a combattere in Europa e nel Pacifico ma forse la sua interpretazione più celebre resterà quella di Whatever Will be, altrimenti nota come Que sera sera.
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