È uno dei cognomi più noti della politica italiana. Ancora oggi, dopo tanti anni dalla fine della prima Repubblica, Cirino Pomicino è lì, pronto a dare il suo appoggio a chi ritiene più meritevole. Tra le forze politiche in gioco, Cirino Pomicino ha deciso di appoggiare esplicitamente il Partito Democratico, unico partito nel quale – a sua detta – c’è reale pluralismo. Le correnti interne – tanto care e tipiche anche all’interno della DC – sarebbero la prova evidente della possibilità di convivenza tra diverse sensibilità. In un’intervista rilasciata a Repubblica, l’ex esponente della DC afferma che “va costruita un’alternativa al dilettantismo imperante”.
Cirino Pomicino in orbita PD: le sue ragioni e lo scontro con Di Maio
Mai banale, Paolo Cirino Pomicino ha così commentato l’attuale stato della politica italiana. Ha assicurato che la DC non è morta, ma solo frammentata, e che una parte dell’elettorato della “balena bianca” sia finito a nutrire anche le file di Lega e 5 Stelle. Alla domanda sullo scenario di un Cirino Pomicino vicino a Fratelli d’Italia – posta in un’intervista al Fatto Quotidiano -, ha così risposto: “io ho una storia nota: posso stare solo in un partito di centro che guarda a sinistra. O dall’altra parte.”
C’è tempo per parlare anche della relazione con il Ministro Di Maio. Per Pomicino, il vicepremier ha un “complesso” nei suoi confronti.
mi cita sempre, ma qualcuno lo informi che io non ho fatto ricorso (per il vitalizio, ndr.)“. Di Maio lo definì, a suo tempo, come “il paladino dei vitalizi”.
Cirino Pomicino: posso dare un contributo di idee
L’ex sette volte deputato assicura che non tornerà a candidarsi (ricordiamo che ha subito due delicati interventi negli ultimi anni, prima un trapianto di cuore e poi un trapianto di rene). Tuttavia, crede di poter dare un importante contributo sul piano “delle idee”. Alla domanda – rivolta dal FQ – se si parlasse anche di voti, Cirino Pomicino ha replicato così: E certo. Qualcuno di noi, qualche voto, qualche simpatia, la ha ancora. Certo se io dico che mi oriento a votare per il Partito democratico, i miei amici votano – per una parte – per il Partito democratico. Poi per entrare nel Partito democratico, bisognerà ragionare.”
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