Conad acquista Auchan 2019: punti vendita e cosa cambia per i dipendenti
Conad acquista Auchan: ecco cosa cambia per i dipendenti delle migliaia dei punti di vendita sparsi sul territorio italiano e le cifre dell’affare.
Conad acquista Auchan per 1 miliardo di euro: questo il valore dell’affare che dovrebbe chiudersi entro la fine del 2019, non senza passare prima sotto la lente d’ingrandimento dell’Antitrust. Si parla di 230 supermercati e 46 ipermercati per un totale di circa 1.600 punti vendita targati Auchan Retail Italia (della controllata SMA Simply) e di quasi 20 mila persone occupate che attendono con curiosità e un po’ di legittima ansia il proprio destino. I sindacati sono già pronti a esercitare azioni di tutela, ma per il momento fa rumore la riapposizione del vessillo italiano su insegne che dal 2004 sventolavano il tricolore francese.
Conad acquista Auchan: la soddisfazione
Grande soddisfazione è stata espressa dall’amministratore delegato e direttore generale di Conad, Francesco Pugliese. “Siamo soddisfatti di aver acquisito e riportato nelle mani degli imprenditori italiani una rete di distribuzione di grande valore, che sta attraversando un periodo di difficoltà ma con grandi potenzialità”, le sue parole riportate da Il Giorno.
L’acquisto di Auchan da parte di Conad era nell’aria da tempo, visto che nel 2018, riporta il quotidiano, Auchan Italia è stata svalutata per 440 milioni concorrendo “alla perdita di quasi un miliardo di euro del gruppo”. Intanto, secondo le prime stime, con l’acquisto di Auchan Conad formerà un grande gruppo della GDO con fatturato previsto da 17 miliardi di euro, ovvero quasi il 15% del mercato totale.
Conad acquista Auchan: la reazione di Filcams-Cgil
Intanto la Filcams-Cgil chiede subito un incontro con il gruppo per parlare della salvaguardia occupazionale. “È stato raggiunto un accordo per la cessione a Conad del Gruppo Auchan Retail Italia”, informa il sindacato, “a eccezione dei 33 supermercati siciliani per i quali si rileva una manifestazione di interesse da parte di un gruppo locale”. Nel comunicato la Filcams avvisa che “è assolutamente prioritario attivare rapidamente un confronto con tutti gli attori di questa operazione commerciale per ottenere garanzie sul futuro dei quasi 20 mila addetti interessati dal passaggio. Non è accettabile che questa acquisizione possa determinare esuberi e licenziamenti o anche sensibili peggioramenti delle condizioni attuali di lavoro”. Filcams-Cgil ha fatto sapere di voler conoscere “il piano industriale di Conad e le intenzioni dell’impresa rispetto al mantenimento del perimetro della rete vendita acquisita dalla multinazionale francese”.
La reazione di Fisascat-Cisl
Al coro di preoccupazioni si aggiunge anche la nota Fisascat-Cisl. “Il disimpegno di un primario gruppo europeo come Auchan è un segnale inquietante per il nostro Paese e non va assolutissimamente taciuto o sottovalutato”, ha affermato il segretario generale Vincenzo Dell’Orefice. La paura è di una modifica radicale e strutturale del comparto. Pertanto, risulta “necessario non disperdere il patrimonio di professionalità e di esperienza rappresentato dalle migliaia fra lavoratrici e lavoratori dipendenti da SMA Simply e da Auchan con il passaggio di mano degli asset aziendali a Conad”. La richiesta urgente è quella di “un serio piano industriale” che dovrà avere come obiettivo “la valorizzazione del ruolo del capitale umano quale asset non replicabile”. Entrambi i sindacati hanno infine richiamato a un confronto anche il Ministero dello Sviluppo Economico.
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