Il leader di Forza Italia e gerarca per lungo tempo del centrodestra è stato ospite in studio da Myrta Merlino a “L’aria che tira”, noto talk di La7. Si è parlato molto dei dissapori tra Salvini e Fazio che avrebbero potuto portare alla riduzione del numero di puntate condotte da uno dei principali giornalisti della RAI. I parallelismi si sprecano pensando a quello che fu definito “editto bulgaro”, perché “emanato” da Sofia. In seguito all’editto bulgaro, il trio di giornalisti citato da Berlusconi – Daniele Luttazzi, Michele Santoro e Enzo Biagi – fu estromesso dai palinsesti RAI per periodi più o meno lunghi.
Qui, trovate la risposta di Biagi, dell’epoca, all’editto bulgaro.
Silvio Berlusconi torna a parlare dell’editto bulgaro
“Mi ricordo quello che fu chiamato editto bulgaro in cui parlavo di Biagi, di Luttazzi, di Santoro… parlando davanti a una platea di imprenditori e senza sapere nemmeno di essere registrato, di essere ascoltato dai giornalisti. Dissi: spero che vedendo il modo di governare di questo governo da me presieduto, possano cambiare opinione.” La Merlino lo incalza, ricordando a Silvio Berlusconi che questi aveva parlato anche di utilizzo criminoso della televisione. L’ex premier afferma, allora, che “parla di quello che avevano fatto durante la campagna elettorale: utilizzare una istituzione pubblica – la RAI – per attaccare uno dei partiti in campo.”
Le analogie e differenze secondo il cavaliere. “I contratti devono essere sempre rispettati”
La Merlino espone l’idea che Salvini potrebbe emanare un altro editto bulgaro contro Fazio. “Non credo che Salvini voglia arrivare a questo. È certo che la censura è stato un episodio grave. Quindi non si dovrebbero togliere queste tre puntate a Fazio: l’avessi fatto io, sarebbe successo un inferno. C’è un contratto che è stato stipulato dagli alti vertici della RAI e i contratti devono essere sempre rispettati.”
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