Pensioni ultima ora: taglio assegni prossimi 3 anni, le proiezioni
Pensioni ultima ora, blocco della rivalutazione delle pensioni al costo della vita voluto dal governo per i prossimi tre anni: gli effetti pratici.
Pensioni ultima ora: una delle novità collegate alla materia previdenziale è quella che riguarda la rivalutazione delle pensioni. A quanto ammontano i tagli? Chi sarà coinvolto? Ha provato a rispondere a queste domande la redazione del programma che va in onda su La 7 Di Martedì che ha intervistato pensionate che hanno già toccato con mano i primi tagli sui propri assegni pensionistici.
Pensioni ultima ora, effetti del blocco della rivalutazione delle pensioni al costo della vita
Il servizio ricorda che in totale saranno circa 6 milioni i pensionati che subiranno i tagli in base agli effetti del blocco della rivalutazione delle pensioni al costo della vita voluto dal governo per i prossimi tre anni. E si tratta di coloro che percepiscono un assegno sopra i €1500. Inoltre siccome il nuovo calcolo sarebbe dovuto partire da gennaio 2019, l’Inps applicherà da giugno il conteggio corretto riprendendosi, con conguaglio, le cifre maggiori erogate nei primi tre mesi dell’anno.
Pensioni ultima ora, De Iacobis (FNP Cisl): perdita ancora più forte con l’inflazione
Il servizio dà conto anche delle proiezioni di un esperto della materia. Considerando l’effetto dell’inflazione il taglio si amplificherà nell’arco dei tre anni. Per il Coordinatore Previdenza della FNP Cisl Stefano De Iacobis “se in base al DEF l’inflazione sarà pari nel 2020 all’1,4%, nel 2021 a al 2,2% avremo un perdita ancora più forte. Perché aumenta l’inflazione ma le pensioni di fatto rimangono cristallizzate”.
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Quanto perderà il singolo pensionato sino al 2021
L’esperto nel servizio televisivo propone alcuni esempi pratici di tagli.
“Su una pensione netta di €1700 abbiamo una perdita mensile nel 2019 di 4,96, Nel 2020 di 11,50 e nel 2021 di 21,76. Questo significa – conclude De Iacobis – che il pensionato da qui al 2021 perderà €496 e per ogni anno successivo subirà un’ulteriore riduzione di €283 che purtroppo non potrà più recuperare”.
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