Il reddito di cittadinanza, con Quota 100, è la misura probabilmente sinora più rappresentativa dell’azione del Governo Conte. Si tratta di azioni con un impatto pratico nella vita di migliaia di persone. Su entrambi i fronti sono numerose le polemiche e le discussioni.
Reddito di cittadinanza 2019, oltre 1 milione di domande inviate all’Inps
Restando in materia di reddito di cittadinanza sono oltre 1 milione le domande ricevute dall’Inps sino alla fine di aprile 2019. Un numero certamente destinato a crescere e rispetto al quale c’è da considerare la soglia di domande accolte e la percentuale (intorno al 25%) di richieste respinte. Inoltre c’è da tenere conto dei tempi di lavorazione ed una conseguente e inevitabile gradualità nelle risposte fornite dall’Istituto di Previdenza Sociale ora guidato in qualità di commissario da Pasquale Tridico.
Rinunce al sostegno per evitare i controlli
Nelle ultime settimane si è fatto largo il tema delle rinunce al RdC. Addirittura sia secondo le stime fornite sia dai Caf che rilanciate dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore sarebbero più di 100.000 i beneficiari del reddito di cittadinanza intenzionati a rinunciare alla misura. Il motivo? Quasi sempre è da ricercare nell’importo esiguo della cifra erogata a fronte di aspettative maggiori. Non è tutto. C’è anche la questione dei controlli. L’attivazione del reddito di cittadinanza è accompagnata dalla possibilità di controlli finalizzati a verificare la congruità e la pertinenza dei requisiti specifici necessari per ricevere la cifra prevista. È possibile che piuttosto che incorrere nei controlli alcuni lavoratori (magari perché impegnati in attività lavorative cosiddette in nero) abbiano deciso di rinunciare al sostegno economico.
Come raccontato in questo nostro articolo e citando i numeri riportati dal quotidiano Il Messaggero le domande di marzo approvate ad aprile ammontano a circa 490 mila. Il 13% dei nuclei ha ricevuto tra i 40 e i 100 euro al mese (circa 60 mila persone). L’8% dei nuclei familiari (circa 40 mila famiglie) ha percepito tra i 100 e i 200 euro ed il 7,2% dei nuclei tra i 200 e 300 euro al mese.
Come si rinuncia al Reddito di cittadinanza e quanto costa?
Al momento non vi sono informazioni certe sulla procedura formale da seguire per rinunciare al reddito di cittadinanza. Si attende, nei prossimi giorni, una circolare da parte dell’Inps per chiarire gli aspetti pratici. Tuttavia si ipotizza che la restituzione degli importi ricevuti sino al momento dell’accettazione della rinuncia dovrà avvenire in una unica soluzione. E l’altro aspetto importante è quello che che riguarda la tempistica. In che tempi l’Inps riuscirà a elaborare e riscontrare le richieste di rinuncia al RdC? E nel frattempo che accadrà? Continueranno ad essere accreditati gli importi mensili previsti in base alle condizioni del singolo beneficiario? Tutte domande in attesa di risposta.
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