Sondaggi elettorali Regno Unito: Europee, Brexit Party al 35%

Sondaggi elettorali. A pochi giorni dalle elezioni europee, il Brexit Party consolida il suo primato nel Regno Unito. A sostenerlo un sondaggio YouGov

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Sondaggi elettorali Regno Unito: Europee, Brexit Party al 35%

A pochi giorni dalle elezioni europee, il Brexit Party consolida il suo primato nel Regno Unito. Secondo l’ultima rilevazione elaborata da YouGov, il partito di Nigel Farage raccoglie il 35% dei consensi. Più del doppio dei laburisti dati al 15% e addirittura quasi il quadruplo in più dei conservatori sprofondati al 9%. Un vero e proprio scossone politico che può avere effetti devastanti sulla tenuta dei due storici partiti britannici.

Sondaggi elettorali Regno Unito: May e Corbyn sul “banco degli imputati”

A finire sul banco degli imputati sono ovviamente sia Theresa May che Jeremy Corbyn. Entrambi vengono considerati dai rispettivi elettorati i principali responsabili di quella che viene ormai bollata come una situazione kafkiana. A tre anni dal voto sulla Brexit, infatti, il Regno Unito è ancora dentro l’Ue e fra pochi giorni parteciperà alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Un nonsense che non ha lasciato indifferenti i sudditi di sua Maestà. A farne le spese sono stati soprattutto i Tory.

Sondaggi elettorali Regno Unito: i flussi di voto

Secondo YouGov, solo un elettore su cinque che alle General Election del 2017 aveva votato i conservatori, sceglierebbe alle europee il partito di May. Il 62% preferisce dare il suo voto al Brexit Party. Il Labour non fa tanto meglio. Solo il 35% confermerebbe il proprio voto ai laburisti. L’elettorato restante ha scelto di navigare verso altri lidi: c’è chi ha optato per i Lib Dem (21%), chi per i Verdi (16%) e chi per il partito di Farage (14%). Corbyn ha dovuto inoltre subire un altro smacco: il sorpasso al secondo posto dei Lib Dem sondati da YouGov al 16%.

Sondaggi elettorali Regno Unito: May pronta a dimettersi a giugno

Intanto il tempo di May a Downing Street sta per scadere. Secondo alcuni giornali britannici, la premier avrebbe promesso di fissare date precise per le sue dimissioni all’inizio di giugno, dopo il nuovo voto sull’accordo sulla Brexit. Dietro di lei scalpita Boris Johnson pronto a guidare i Conservatori su posizioni più nazionaliste. Le brutte notizie per i britannici non arrivano però mai da sole: stando a quanto riporta Bloomberg, il valore della sterlina sta continuando a scendere rispetto all’euro: non accadeva dal 2000.

Sondaggi elettorali Regno Unito: nota metodologica

Campione rappresentativo di oltre 7.000 adulti britannici. Sondaggio condotto tra il 12 e il 16 maggio.

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