Pensioni ultima ora: manifestazione 1 giugno a Roma, richieste dei sindacati
Pensioni ultima ora: i sindacati dei pensionati annunciano la protesta contro il governo in piazza il 1° gugno a Roma. Manifestazione: “Dateci retta”.
Pensioni ultima ora: continua il pressing dei sindacati nei confronti del Governo. Già a febbraio le organizzazioni sindacali hanno manifestato in piazza a Roma per chiedere all’esecutivo di rivedere alcune delle decisioni in materia previdenziale. Il 1° giugno nuovo appuntamento in Piazza San Giovanni. Scenderanno e protesteranno in maniera unitaria le organizzazioni Fnp Cisl, Spi Cigl, Uilp Uil. Il titolo della manifestazione sarà: “Dateci retta”.
Pensioni ultima ora, sindacati: mancanza di attenzione da parte del Governo
È intenzione dei sindacati convincere il governo a dare maggiore considerazione ad alcune questioni che toccano da vicino i pensionati: su tutte la rivalutazione delle pensioni applicata da aprile 2019.
A spiegare dettagliatamente le ragioni della protesta è la
segretaria generale Fnp Cisl Bergamo Caterina Delasa: “È stata la totale mancanza di attenzione da parte del governo verso le ragioni e le esigenze dei pensionati rappresentate nella piattaforma sindacale unitaria a far scattare la protesta e a far aderire alle nostre richieste migliaia di pensionati”.
Pensioni ultima ora, sindacati: le mani nelle tasche dei cittadini
Ciò che i sindacati contestano, come punto principale, l’applicazione della rivalutazione delle pensioni. Avrebbero voluto da parte del Governo una maggiore disponibilità a rivedere i numeri.
“Questo governo, anziché procedere alla piena rivalutazione delle pensioni, come previsto dai precedenti accordi, ha di nuovo messo le mani nelle tasche dei pensionati arrivando a descriverli come «avari» semplicemente per aver osato protestare, lo scorso dicembre, contro il taglio della rivalutazione delle pensioni. I pensionati dovranno anche restituire il conguaglio nonostante la richiesta delle OO.SS. di non procedere a tale recupero: e poi gli «avari» sarebbero i pensionati”.
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Sindacati: mobilitazione non più rinviabile
Le accuse sono appunto di non ascoltare le istanze dei sindacati. E non solo per quel che riguarda la materia previdenziale. Infatti continua la nota a firma di Caterina Delasa “Nulla è stato previsto sulla sanità, sull’assistenza, sulla non autosufficienza, tutti temi di straordinaria rilevanza per la vita delle persone anziane e delle loro famiglie e che richiederebbero, da parte del governo, ben altra attenzione con interventi concreti e le necessarie risorse”.
“Nulla neppure sul fronte fiscale: i pensionati italiani continuano a pagare le tasse in misura maggiore rispetto ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati di molti altri paesi. Nel frattempo la tanto sbandierata pensione di cittadinanza non basta minimamente ad affrontare realmente il tema sempre più diffuso della povertà. Con un governo così sordo – conclude
l’esponente della Fnp Cisl Bergamo – la mobilitazione è non più rinviabile”.
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