Rocco e Laura, poco più che ventenni, sono i giovani protagonisti di un terribile caso di cronaca narrato attraverso le telecamere di Un giorno in Pretura. Il programma accende i riflettori su tutti quei processi che, nel tempo, hanno fatto parlare di sé, accendendo nei cittadini una grottesca curiosità.
Dal titolo Un bambino senza nome, la puntata in onda questa sera parla di ad un evento consumatosi il 18 novembre 2012. Una giovane donna, di appena 21 anni, si reca in ospedale accompagnata dal fidanzato, lamentando forti dolori alla pancia.
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Un giorno in Pretura: un bambino senza nome, anticipazioni. La vicenda
I medici, dopo un’analisi accurata riescono a capire che la ragazza soffre di una semplice infezione post-partum, cosa molto comune dopo un parto difficile. Laura però nega di aver partorito un bambino. Dopo questa dichiarazione, che contrasta con l’evidenza e gli esami clinici, parte un’inchiesta per infanticidio.
I due ragazzi, dapprima coalizzati e uniti nel negare la gravidanza e il parto di Laura, iniziano dopo un po’ a incolparsi l’un l’altro per l’omicidio di quel bambino senza nome.
Un bambino senza nome, giudizio e assoluzione degli imputati
Laura accusa Rocco di averla fatta partorire in casa e di aver chiuso il neonato in un borsone, per poi gettarlo nella spazzatura. Il ragazzo si difende, invece, sostenendo che il feto fosse morto mentre si trovava ancora nel grembo della fidanzata e che lui, per evitare le accadesse qualcosa, l’aveva estratto per disfarsi del corpicino.
La coppia viene dunque rinviata a giudizio, ma la difesa convince i giudici della loro versione dei fatti, e si inizia così a parlare di aborto spontaneo. Due anni dopo, in seguito al processo registrato dalle telecamere di Un giorno in Pretura, Rocco e Laura vengono scagionati dall’accusa di infanticidio e occultamento di cadavere.
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