Le elezioni europee del prossimo 26 maggio saranno uno passaggio fondamentale per Forza Italia. All’interno del partito saranno l’occasione per Silvio Berlusconi di testare la sua forza elettorale dopo cinque anni di incandidabilità imposti per effetto della legge Severino. All’esterno, invece, serviranno alla Lega, ma anche a Fratelli d’Italia, per capire quanto lo schieramento forzista sia ancora indispensabile per la creazione di un’esecutivo di destra.
Nel Parlamento europeo Forza Italia siede tra gli scranni del Partito popolare europeo, suo storico alleato. Schieramento con cui condivide gran parte del programma, fatta eccezione per certe sbavature in politica economica che riguardano sia la lotta all’austerity che la rimodulazione del carico fiscale.
Programma Forza Italia elezioni europee 2019: il blocco occidentale e la politica economica
Nel programma elettorale di Forza Italia si parla tanto di Europa ma anche di Stati Uniti e Cina. Centrale nella proposta del partito di centro destra è l’idea del blocco atlantico in chiave anti cinese. Alla Russia, che viene ormai considerata “per storia, cultura e religione parte integrante dell’Occidente”, Forza Italia sostituisce il gigante economico d’Oriente
Non a caso, infatti, nel citare il progetto della Via della Seta, siglato dal governo attuale, lo definisce un “un rischio molto superiore alle opportunità”.
Per contrastare tale pericolo le direttrici tracciate da Forza Italia sono essenzialmente due: il rafforzamento della politica estera comune, che faccia parlare l’Unione con una sola voce, e maggiori controlli sugli investimenti esteri nel Continente. Mercati aperti ma scrupolosamente controllati permetterebbero, secondo il quadro tracciato da Fi, di contrastare la competizione al ribasso offerta dal mercato cinese.
In campo strettamente finanziario, poi, il partito di Silvio Berlusconi propone una riforma della Bce sul modello della Fed, la Federal reserve americana, e il completamento dell’Unione bancaria che renda più semplice l’accesso al credito per le impresa. E, infine, una maggiore flessibilità delle regole fiscali, in chiave anti austerity. Un punto che allontana il progetto forzista dall’asse dei popolari europei.
Programma Forza Italia: immigrazione e ambiente
Sul tema dell’immigrazione, anche Forza Italia è nel lungo elenco dei partiti tradizionali che chiedono una revisione del regolamento di Dublino che porti alla creazione di un sistema di asilo più equilibrato. Contemporaneamente, però, immagina un cosiddetto Piano Marshall per l’Africa che investa in infrastrutture e formazione tali da avviare uno sviluppo economico che contenga i flussi migratori.
Infine, sul capitolo ambiente, Forza Italia chiede che sia al centro dell’agenda politica europea ma avvisa: “senza inutili estremismi“. Perché, spiega più avanti: “Sviluppo economico, competitività industriale e politiche climatiche sono complementari”.
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