Assegni familiari Inps: “nessuna somma sottratta” il comunicato di Tridico
Assegni familiari Inps: rispetto al giallo delle presunte somme non erogate il numero 1 dell’lstituto Tridico spiega il ruolo dell’Inps.
Dall’Inps arriva un chiarimento relativo a quello che è stato definito il giallo degli assegni familiari. Ovvero delle cifre che, secondo quanto denunciato dal Forum Nazionale delle Associazioni Familiari e rilanciato dal programma tv Le Iene, pur stanziate non sarebbero state distribuite alle famiglie che ne avrebbero diritto. Della questione era stato interessato l’ex Presidente dell’Inps Boeri il quale ha demandato la questione all’attuale numero 1 dell’Istituto di Previdenza Sociale Pasquale Tridico.
Assegni familiari Inps: ammanco di 6 miliardi, il caso
È proprio Tridico che con una nota ufficiale del 17 maggio dal titolo “Nessuna somma è sottratta alle famiglie che hanno diritto a ricevere gli assegni familiari” prova a portare chiarezza sulla questione.
L’Inps fa sapere che nessuna somma viene tolta ai destinatari del beneficio. Inoltre si chiarisce che l’erogazione degli assegni familiari è regolata da leggi che individuano in maniera puntuale tanto i destinatari e la misura delle prestazioni loro dovute, quanto le entrate dell’Inps. In sostanza l’Inps è soggetto esecutore di misure stabilite per legge. Non ha dunque margini sulla base dei quali stabilire se attribuire o meno cifre più alte o più basse.
“Variazioni nell’ammontare della contribuzione versata o nell’importo degli assegni familiari possono intervenire solo a seguito di interventi legislativi”.
Assegni familiari Inps in Gestione delle prestazioni temporanee a lavoratori dipendenti
Tra gli altri chiarimenti l’Inps ricorda che i contributi per gli assegni familiari sono determinati in misura percentuale sulla retribuzione lorda ed affluiscono nella Gestione delle prestazioni temporanee ai lavoratori dipendenti, che eroga diverse prestazioni a carattere temporaneo.
I numeri
In numeri: i contributi per gli assegni familiari ammontano a circa 8,4 miliardi di euro annui, di cui solo 1,9 miliardi di euro sono versati dai datori di lavoro, mentre i restanti sono trasferimenti a carico del bilancio dello Stato per effetto delle normative che hanno introdotto sgravi fiscali e sottocontribuzioni finalizzati alla riduzione del costo del lavoro.
Le uscite totali per gli assegni familiari sono circa 5,4 miliardi annui. L’apporto dei contributi realmente versati dalle aziende copre perciò il 35% delle prestazioni.
La conclusione è la seguente: non esiste uno stanziamento specifico ed un conto riferito gli assegni familiari. Perché questo è un sottoinsieme delle prestazioni temporanee.
Posto, quindi, che non esiste uno stanziamento specifico per gli assegni al nucleo familiare, la differenza tra i contributi versati e le prestazioni erogate contribuisce al risultato economico della Gestione delle prestazioni temporanee, al pari di tutti gli altri contributi e prestazioni temporanee che rientrano in questa Gestione. E il risultato economico della Gestione delle prestazioni temporanee contribuisce a sua volta al risultato economico del bilancio generale dell’Istituto, insieme alle altre 47 gestioni che l’Inps amministra.
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