Legge 104: investigatori privati a Napoli per i dipendenti. Indagini in corso
Stretta delle aziende su chi abusa della Legge 104: il caso a Napoli, dove l’Azienda Napoletana Mobilità ha reclutato detective per far luce sui dipendenti.
Chi abusa della Legge 104 va incontro a sanzioni, che possono andare dalla sospensione al licenziamento per giusta causa. Come è ben noto, la Legge 104/92 dà diritto ai dipendenti di prestare assistenza a un proprio familiare disabile tramite l’istituto dei permessi retribuiti. Giorni di permesso che devono essere utilizzati per assistere il parente con handicap e non per scopi propri, ludici o vacanzieri. Purtroppo dall’anno di istituzione della Legge a oggi si sono registrati diversi casi di dipendenti che, approfittando dei permessi retribuiti Legge 104, sono andati letteralmente in ferie, soprattutto a ridosso di weekend e festivi.
Abuso Legge 104: investigatori al lavoro a Napoli
Le aziende però non ci stanno: la truffa, che oltre nei loro confronti è anche nei riguardi dello Stato in quanto si percepisce indebitamente un’indennità erogata dall’Inps, è messa al bando. Come? Attraverso il reclutamento di investigatori privati. È quanto sta facendo l’Anm (Azienda Napoletana Mobilità) nei confronti di tutti i dipendenti con Legge 104.
I detective sono stati messi sulle tracce dei dipendenti che hanno fatto richiesta di Legge 104, pedinandoli per accertare che il comportamento fosse consono a quanto previsto dalla Legge. Tuttavia sono già stati segnalati diversi casi sospetti. Infatti, sono state già inviate ad almeno 6 dipendenti una lettera di chiarimento dagli uffici preposti, poiché non trovati al domicilio del disabile o comunque in finalità assistenziali durante i giorni di permesso 104. A loro ora spetta l’onere di provare la propria innocenza entro 5 giorni di tempo, essendo tenuti a giustificare adeguatamente la loro assenza, pena la sospensione o, nei casi più gravi, il licenziamento.
Assenze strategiche: il precedente sempre in Campania
Anm ancora una volta nell’occhio del ciclone, quindi, dopo che lo scorso dicembre diversi lavoratori si erano assentati dal lavoro causa malattia. Ma un precedente simile si può riscontrare in Eav, ovvero la società che gestisce la Circumvesuviana e la Cumana: 2 anni fa, infatti, 3 dipendenti andarono incontro a sospensione, mentre 1 incappò nel licenziamento, salvo poi ottenere la reintegra tramite Corte d’Appello, con l’azienda che però ricorse in Cassazione.
Legge 104: cosa si può fare nei giorni di permesso
Gli abusi della Legge 104 rappresentano purtroppo un cancro da estirpare. La normativa e la giurisprudenza recente in merito hanno spesso sottolineato come l’attività assistenziale nei riguardi del disabile non debba essere 24 ore su 24. Una (piccola) parte del giorno di permesso può infatti essere dedicata anche al riposo del dipendente. Inoltre, va detto che la presenza nel domicilio del familiare da assistere non è obbligatoria, in quanto l’attività di assistenza può anche essere intesa in senso lato, con il lavoratore che può svolgere servizi ed effettuare commissioni per conto del parente e quindi doversi necessariamente allontanare da casa.
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