Domenica prossima si vota in tutta Italia per il rinnovo del Parlamento europeo. Sul territorio italiano, diviso in cinque macro circoscrizioni, i cittadini si recheranno alle urne per eleggere i propri rappresentati da inviare a Bruxelles, tra quelli presenti nelle liste presentate dai diversi partiti.
Come per ogni elezione, il Ministero dell’Interno ha diffuso una serie di indicazioni utili, in grado di rispondere alle domande più frequenti sul tema.
Faq elezioni europee 2019: come si vota e quali documenti servono
Per votare è necessario recarsi al proprio seggio con la tessera elettorale e un valido documento di riconoscimento. Oltre alla carta d’identità, o un altro documento munito di fotografia e rilasciato dalla pubblica amministrazione, saranno accettate anche le tessere dell’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, per gli ex militari, e i tesserini degli ordini professionali, purché muniti di fotografia.
Nel caso in cui si siano esauriti i 18 spazi presenti nella tessera elettorale, è necessario procedere ala rinnovo presso l’ufficio elettorale del proprio comune di residenza, che resterà aperto durante tutte le operazioni di voto.
Faq elezioni europee 2019: voto assistito e agevolazioni
La legge italiana prevede alcune deroghe alle normali operazioni di voto per coloro che non sono impossibilitati a raggiungere il proprio seggio elettorale.
Gli elettori non deambulanti, iscritti in sezioni elettorali allestite in edifici non accessibili, possono votare in qualsiasi altra sezione elettorale che non presenti barriere architettoniche, presentando un documento che attesti l’handicap deambulatorio.
La legge prevede che siano accompagnati all’interno della cabina elettorale solo gli elettori diversamente abili che siano fisicamente impediti nell’espressione autonoma del voto. Vale a dire i non vedenti, coloro che hanno subito l’amputazione delle mani o sono affetti da paralisi.
I pazienti ricoverati, invece, possono votare in ospedale. Per esercitare tale diritto devono presentare al Sindaco una dichiarazione entro tre giorni dal voto, e quindi non oltre il 23 maggio 2019. Così come per le persone ricoverate, anche per elettori affetti da gravi infermità che ne rendono impossibile l’allontanamento dalla propria abitazione, è prevista una deroga. Dietro presentazione della domanda entro 20 giorni da voto, potranno ricorrere al voto domiciliare.
Le regole per i residenti all’estero
A differenza del voto per le elezioni politiche, per le europee non è previsto il voto per corrispondenza all’estero. Gli italiani residenti in Paesi non appartenenti all’Unione Europea per votare devono necessariamente tornare presso il comune di iscrizione nelle liste elettorali.
Coloro che sono residenti in un Paese della Ue hanno, invece, una doppia possibilità. Possono scegliere di votare i candidati del Paese di residenza, presentando domanda secondo le norme dello Stato in cui ci si trova, o votare per i candidati italiani nei seggi costituiti dalle rappresentanze diplomatiche e consolari del Paese di residenza.
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