Sondaggi politici Ipsos: gli italiani si aspettano più tasse l’anno prossimo
Sondaggi politici. Il 42% degli intervistati è convinto che l’anno prossimo dovrà pagare più tasse rispetto allo scorso anno
Sondaggi politici ed economia. L’Istat parla di una crescita dello 0,3 per l’Italia nel 2019. L’Ocse prevede invece una stagnazione per l’anno in corso mentre il rapporto deficit/Pil è pronosticato al 2,4% quest’anno e al 2,9% il prossimo. Secondo i dati del quarto trimestre 2018 rilasciati dall’Eurostat due mesi fa, in quanto a crescita, il nostro Paese è il fanalino di coda dell’Unione Europea.
La situazione economica non è quindi rosea. E a percepirlo sono gli stessi italiani. Che, fiutato il vento, hanno cominciato a far di conto. Tradotto: meglio risparmiare. In tutti i campi, a cominciare dalle vacanze estive.
Vacanze estive, 20% italiani risparmierà
Stando ad un sondaggio Ipsos per Di Martedì pubblicato il 21 maggio, il 20% dei cittadini afferma che quest’anno spenderà di meno per le vacanze. Il 55% rivela che spenderà più o meno la stessa cifra. Appena il 9% dichiara che spenderà più soldi.
Sondaggi politici Ipsos: italiani sicuri, più tasse l’anno prossimo
E se il presente non piace, al futuro si guarda con pessimismo. Il 42% degli intervistati è convinto che l’anno prossimo dovrà pagare più tasse rispetto allo scorso anno. Per il 31% la pressione fiscale rimarrà invariata mentre solo il 16% è fiducioso che alla fine si pagheranno meno tasse.
Sondaggi politici: governo Conte ostenta ottimismo
Insomma, gli italiani non si fidano dell’ottimismo ostentato dal governo giallo verde in materia economica. Il responsabile del Tesoro, in un’intervista al Foglio, minimizza e prova a rassicurare gli italiani: “Possiamo dire che parte di questa crescita è un normale rimbalzo. La componente estera che ha fatto risalire il PIL allo 0,2 è da attribuire alle esportazioni nette, che hanno beneficiato non solo dell’export ma anche di un rallentamento delle importazioni”.
Sondaggi Ipsos: Tria “Non siamo in recessione”
In sostanza, aggiunge il ministro, “non siamo in recessione. L’economia italiana è solida a dispetto delle storiche debolezze strutturali, che non sono scomparse perché nulla ancora le ha fatte scomparire”. Per sostenere la crescita e ridurre la tassazione sui fattori produttivi, conclude Tria, servirà “un più efficace contrasto all’evasione e alle frodi”.
Sondaggi politici Ipsos: nota metodologica
Allegata all’immagine.
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