Contrordine, ora il nemico è la casta che ha scritto la casta

Pubblicato il 22 Maggio 2019 alle 18:15 Autore: Nicolò Zuliani
Contrordine, ora il nemico è la casta che ha scritto la casta

Forse non tutti ricordano che fino alla fine del 2010 il nemico del popolo erano i politici. Erano loro la causa di tutti i mali dell’Italia, riccastri nullafacenti che vivevano nella bambagia mentre “la povera gente” faceva la fame. Stipendi favolosi, auto blu, vacanze da sogno, pranzi regalati, barche a vela e completi sartoriali. Adoravamo indignarci per i loro sprechi ed eravamo sicuri che una volta sostituita la classe politica, l’Italia sarebbe tornata nei magici anni ’80.

Quando le banche concedevano mutui per andare in vacanza a Cortina e i soldi non c’erano, però li avevano tutti.

In una parola: ABBERLUSCO’

Siccome nessuno aveva voglia di imparare i nomi dei politici corrotti, o di capire la politica, per comodità la stampa aveva dato a Berlusconi l’ambito titolo di nemico del popolo. Era lui, la causa di tutto. Sconfitto lui, saremmo tutti potuti andare a Cortina. Erano anni gloriosi, in cui ogni giorno l’operaio e il laureato correvano in edicola a comprare i giornali per masturbarsi sugli ultimi racconti delle Olgettine e sognare l’Italia liberata dal crudele tiranno.

Si faceva un gran parlare di regime strisciante, dittatura imminente, lo psiconano, cose così. Ogni manifestazione era “l’inizio della fine di B”. Quando dopo vent’anni lo spread l’ha costretto a dimettersi, è stata una festa popolare.

Monti ci salverà, ah no

Monti era il capro espiatorio destinato a un solo lavoro: rimettere a posto il casino. Era risaputo fosse destinato a bruciarsi, perché non appena gli italiani hanno scoperto che no, Monti non avrebbe permesso loro di andare a Cortina, si sono incazzati come bestie. Soprattutto perché era tutto un parlare di sobrietà e austerità, quando invece gli italiani erano sicuri che sconfitto Berlusconi avrebbero di nuovo potuto guadagnare fantastiliardi facendo una telefonata alla banca.

Delusi, ci siamo convinti che Monti in realtà era un alieno pagato da un’oscura organizzazione internazionale per distruggere il paese. Si fa quindi largo tra la folla un ragazzetto di Firenze, che con un martello in mano grida “tranquilli, spacco tutto io”.


Renzi ci salverà, ci avrebbe salvato, grazie e arrivederci

Renzi era stato eletto come salvatore della patria, come “rottamatore” della vecchia politica, in realtà era stato eletto solo perché non era Monti. A quel punto il popolo ha smesso di informarsi con giornali e TV e si è affidato al social; dopo dieci anni la popolazione è convinta che i vaccini uccidano, la terra sia piatta, l’AIDS non esista, il cancro si curi col bicarbonato e Renzi abbia devastato l’Italia usando una macchina che produce terremoti e il suo jet privato.

A nulla valgono ragionamenti, domande o appelli a uno straccio di memoria storica. Il popolo italiano per tornare a Cortina coi soldi finti è disposto a combattere anche contro i terremoti provocati con l’HAARP, e trascina Renzi nella polvere.


Così tanti fail e così pochi governi su cui distribuirli

Con le nuove elezioni i politici sono stati sostituiti da gente comune: disoccupati, bibitari, influencer, parastatali, mantenuti, nullafacenti, fintolaureati, tutti rigorosamente incompetenti perché “se non sanno l’economia, non sanno fare un falso in bilancio”. Per capire l’idiozia della frase basta traslarla: “se non sanno l’anatomia, non possono farmi male un trapianto”. Non starò qui a elencare la valanga di promesse mancate e aspettative tradite, perché oggi il nemico sono diventati proprio i giornalisti, ossia coloro che invece di dire le verità di Facebook si ostinano a esibire dati, sondaggi, fatti. E lo fanno di sicuro perché hanno stipendi favolosi, auto blu, vacanze da sogno, pranzi regalati e barche a vela.

Una volta sostituiti i giornalisti, l’Italia tornerà nei magici anni ’80 e finalmente potremo andare in vacanza a Cortina. Aspettiamo fiduciosi.

Pensa.

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L'autore: Nicolò Zuliani

Veneziano, vivo a Milano. Ho scritto su Men's Health, GQ.it, Cosmopolitan, The Vision. Mi piacciono le giacche di tweed.
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