Prezzo oro al grammo: analisi quotazione a fine maggio 2019
Prezzo oro, il valore del metallo prezioso non decolla. La guerra commerciale tra USA e Cina non preoccupa e il dollaro appare troppo forte
L’oro non decolla. I 1300 dollari l’oncia rimangono lontani. Sono stati toccati per brevissimo tempo solo una volta a metà aprile e una a metà maggio. È evidente il lento declino o la stagnazione del prezzo da febbraio in poi, quando si erano superati i 1340 dollari l’oncia.
In questi giorni invece l’oro è stato prezzato sempre al di sotto dei 1280 dollari.
Molte le ragioni del mancato decollo che va a smentire anche alcune previsioni fatte l’anno scorso per il 2019.
Innanzitutto la ormai cronica guerra commerciale tra USA e Cina non pare diventare reale. Trump ha definito “un piccolo battibecco” i suoi contrasti con i cinesi e ripreso i colloqui, sempre in un’atmosfera di tira e molla in cui appare chiaro che nessuno vuole veramente rompere.
Questo ha tranquillizzato molti analisti preoccupati per nuovi possibili dazi. L’incertezza normalmente mette le ali all’oro.
Prezzo oro, il ruolo della forza del dollaro
La sua importanza ce l’ha anche la forza del dollaro. Per acquistare un euro è sufficiente ora pagare 1,11 dollari, prima si oscillava tra 1,12 e 1,13.
Essendo l’oro prezzato in dollari, questo andamento è un disincentivo all’aumento del suo prezzo. Anche il cambio tra dollaro e sterlina è ai minimi degli ultimi mesi.
Questo accade anche per la forza dell’economia USA. La fiducia dei consumatori è andata ai massimi da 15 anni a maggio. Le notizie sulla disoccupazione ai minimi rafforzano le previsioni sulla performance dell’economia nei prossimi mesi, e appaiono scongiurati i timori di una recessione o di un rallentamento della crescita che erano stati espressi dagli osservatori per il 2019.
I 1300 dollari all’oncia appaiono ora come una barriera che sarà difficile abbattere. Ma secondo gli analisti se per caso fossero raggiunti si potrebbe arrivare rapidamente a 1320 dollari l’oncia.