Patrimoniale in Italia: come evitarla e come potrebbe colpire l’economia
L’incubo della patrimoniale è uno spettro che più volte si affaccia sul nostro Paese, soprattutto quando le risorse languono. Si può evitare?
Quando l’economia del nostro Paese è in crisi e la cassa delle risorse langue, si parla sempre di uno spettro che agita le notti degli italiani: la patrimoniale. Un vero e proprio incubo subito come un’ingiustizia, perché va a colpire il patrimonio che gli italiani hanno accumulato nel corso del tempo. In più la patrimoniale colpisce tutti in modo omogeneo e indiscriminatamente. Tutti, ma non tutto, visto che alcuni “beni” sono esclusi dai tentacoli della patrimoniale. Viene però da precisare che questa “tassa sul patrimonio” non è ancora ufficiale, ma già il solo parlarne porta i contribuenti a pensare a un modo, ovviamente legale, per evitarla.
Patrimoniale in Italia esiste già?
Come scrive La Legge per Tutti, riferendosi a un report dell’Ufficio Studi della Cgia di Mestre, una patrimoniale nel nostro Paese esiste già. Si tratta dell’Imu, ovvero dell’imposta che, pur non colpendo la prima abitazione, va a ricadere sulle pertinenze, sugli immobili di lusso e sulle seconde case. Insieme alla Tasi, secondo il report, questa tassa ha provveduto a rinfoltire le casse dello Stato con quasi 160 miliardi di euro. Non poco. Ma avendola definita in precedenza, va detto che l’Imu non può essere considerata un’imposta “omogenea”, in quanto non tutti hanno seconde case. E va anche precisato che non tutti sono d’accordo con l’istituzione di questa tassa, perché sarebbe un ulteriore danno per la nostra economia. Secondo il numero uno del Mef, il ministro Tria, tale imposta potrebbe agire in negativo sul valore degli immobili e sulla liquidità in generale.
Chi può essere penalizzato?
Chi può essere penalizzato da una tassa sul patrimonio? Come abbiamo scritto prima l’imposta colpisce tutti in modo indistinto, e non dipende dal reddito. Colpisce la ricchezza degli italiani, quindi il patrimonio quantificato in obbligazioni, azioni, depositi, immobili. Esclusi dal guanto di questa tassa sono invece le polizze vita, così come le forme di accantonamento e tutti gli strumenti che concorrono a formare la cosiddetta previdenza complementare. Si tratta infatti di liquidità che, non essendo ancora a disposizione del cittadino che ne è titolare, non concorre a formare il suo patrimonio attuale e dunque non è tassabile.
Come tutelarsi dalla patrimoniale
La patrimoniale è un incubo, dicevamo, che però non si è ancora realizzato. Come poterle sfuggire in modo legale? In molti, patrimoniale o meno, si sono già trasferiti altrove, magari in quei Paesi Ue dove vige un’imposizione fiscale nettamente più bassa e dove è possibile lavorare e accumulare patrimonio senza il rischio di dover sacrificare, tra tasse e altro, metà del reddito sudato sacrificandolo alle casse dello Stato.
Altra possibilità è quella di trasferirsi in un Paese europeo, ma fuori dalla normativa Ue, per non avere a che fare con Bruxelles e tutto quello che le gira attorno. Altrimenti, ultima alternativa è quella di investire i propri risparmi, farli vivere. In questo articolo abbiamo sintetizzato alcuni investimenti sicuri per il 2019, citando come parola d’ordine la “diversificazione”. Una possibilità per far fruttare i propri risparmi esiste, con la speranza che alla fine i guadagni siano maggiori delle perdite.
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