L’Italia fa parte di quel novero di Paesi in cui il prezzo dell’elettricità nell’ultimo semestre è cresciuto di più rispetto a quello precedente.
Così ci dice Eurostat, che sottolinea come questa costi in Italia già più che nella maggioranza degli altri Paesi. Considerando anche le tasse infatti costa più che nel Regno Unito, in Austria, in Svezia, in Francia, nei Paesi Bassi, tutti Paesi più ricchi di noi e con stipendi certamente più elevati.
Come se questo non bastasse vi è stato un aumento (considerando i prezzi in parità di potere d’acquisto) del 4,5% tra il secondo e il primo semestre, superiore a quello verificatosi in Francia, Spagna, Germania, dove anzi è stato solo del 0,4%. I maggiori aumenti si sono verificati in Scandinavia e nel Nord Europa, i minori nell’Europa Centrale e Orientale.
Non è però sempre stato così
Prezzo elettricità la storia degli aumenti e dei cali negli anni – infografiche
Bisogna dire che questi incrementi sono una novità. Era dal primo semestre del 2015 che non si vedeva il segno +. Anzi, nella seconda metà del 2017 si era registrato un calo del 5,7%.
In precedenza si erano alternati aumenti e diminuzioni. Nel 2012 e nel 2014 per esempio erano prevalsi i primi, con rialzi di molto superiori a quelli dei Paesi vicini dove anzi vi erano dei cali.
Invece nel 2009 e nel 2010 in Italia vi erano state diminuzioni dei prezzi o in controtendenza rispetto alle crescite negli altri Stati, o in accompagnamento a quelle presenti altrove, ma rimanendo ancora più accentuate.
L’impressione è che in Italia ci siano oscillazioni più ampie di quelle presenti altrove, perlomeno nei grandi Paesi di dimensioni simili alla nostra
Si possono verificare muovendo avanti e indietro il cursore dei semestri nell’infografica