Lui dice che ai sondaggi crede sempre molto poco. Eppure quelle stesse rilevazioni, su cui ora vige silenzio tombale, lo davano come favorito con ampio margine alle elezioni europee di domenica 26 maggio.
Matteo Salvini lo sa bene e, in linea con la fase zen più volte annunciata, in collegamento con L’Aria che tira non si sbilancia. A Myrta Merlino che gli chiede di porre l’asticella del successo della Lega risponde: “Più di quello che ho preso un anno fa”.
Ma tra la politiche del 2018 e le elezioni europee 2019 sembra essere passata un’intera stagione politica. La Lega ha visto crescere quel 17% di mese in mese, raggiungendo ambizioni che, se disattese, farebbero pensare al flop.
E così, incalzato dalla giornalista si dice positivo: “Tutti i sondaggi dicono che abbiamo il 20, il 25 il 30%. Sento tanto affetto. In giro per l’Italia le persone mi chiedo di fare in Europa quello che stiamo già facendo in Italia sul lavoro, sulle pensione, sulla sicurezza e anche sui valori“.
Elezioni europee 2019: Salvini “Lega primo partito in Italia e tra i primi tre in Europa”
Qualche ora più tardi, in collegamento telefonico con Geppi Cucciari e Giorgio Lauro a Un giorno da pecora, chiarisce meglio l’obiettivo del Carroccio.
Alla domanda “a quanto vorrebbe arrivare?”, prima scherza, “al 99% ma è difficile essendo in democrazia”, poi risponde serio: “Mi accontento, tra virgolette, di avere la fiducia degli italiani per essere il primo partito in Italia e tra i primi tre in Europa“.
“Pensa di superare il 30%?”, chiedono i conduttori. “Non lo so, non ho mai fatto tredici alla schedina, Neanche 12 o 11. E poi noi partiamo dal 17% dell’anno scorso. Diciamo che sono molto, molto fiducioso“, conclude il vicepremier.
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