Schede elezioni europee 2019: che fine faranno dopo lo spoglio
Schede elezioni europee 2019: in merito alla prossima consultazione elettorale stiamo provando a raccontare vari aspetti, comprese alcune curiosità. Come ad esempio le modalità con cui talvolta viene infranta la normativa che viene la pubblicazione dei sondaggi quindici giorni prima del voto di cui abbiamo parlato in questo nostro articolo. Qui invece trattiamo un altro aspetto abbastanza sconosciuto: quante saranno le schede stampate in Italia per le prossime europee e che fine fanno le schede dopo il voto?
Schede elezioni europee 2019 ed economia circolare
La domanda è tanto più sensata in una epoca in cui si parla sempre di più di economia circolare ed in cui molti comuni italiani investono risorse per incrementare la percentuale di raccolta differenziata.
Le risposte alle domande arrivano direttamente dal Consorzio Nazionale Imballaggi a base cellulosica comunemente chiamato Comieco. Le schede stampate saranno in totale 66 milioni. Ovvero un 30% in più rispetto al numero di persone che potenzialmente si recherà ai seggi. Infatti
la regola impone che ad ogni consultazione elettorale il numero di schede elettorali stampate equivalga a quello del corpo elettorale rilevato 45 giorni prima del voto a cui va aggiunto un 30% di schede in più come scorta (10% per le singole sezioni elettorali, 10% da consegnare ai Comuni, 10% da conservare presso le prefetture). Sulla base del corpo elettorale individuato dal Ministero degli Interni (circa 51 milioni di elettori, compresi quelli delle circoscrizioni estere*), saranno quindi oltre 66 milioni le schede elettorali stampate per la votazione del 26 maggio.
Che tipo di scheda riceveranno gli italiani che andranno a votare? L’Istituto Poligrafico dello Stato ha stabilito un modello di schede elettorali che prevede l’utilizzo di carta copiativa riciclabile della grammatura di 90 grammi al metro quadrato.
Quando saranno riciclate le schede delle europee? La risposta
Schede elezioni europee: c’è un altro dettaglio abbastanza singolare. Per riciclare le schede elettorali deve passare del tempo. Esattamente 5 anni. Solo dopo questo termine, come ha spiegato il Direttore Generale di Comieco Carlo Montalbetti, “le schede elettorali stampate possono tornare in cartiera”.
Per cui nel 2019 possono essere riciclate le schede utilizzate in occasione delle elezioni europee del 2014 per un numero complessivo di 65 milioni di schede elettorali. Mentre quelle che saranno utilizzate domenica 26 maggio 2019 potranno essere avviate a riciclo nel 2024.
Infine il Comieco ricorda quali sono gli obiettivi fissati con le direttive UE. “La nuova legislazione prevede, infatti, che entro il 2025, almeno il 55% dei rifiuti urbani domestici e commerciali debba essere riciclato. L’obiettivo salirà al 60% nel 2030 e al 65% nel 2035. In particolare, per carta e cartone, l’obiettivo di riciclo è del 75% entro il 2025 e dell’85% entro il 2030. Oggi l’Italia è leader europeo nel settore con un tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici dell’80% e con una media di 10 tonnellate di macero riciclate al minuto”.
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