Fac simile scheda elezioni comunali 2019: voto disgiunto e che colore è
Domenica 26 maggio 2019 non è solo la giornata delle Europee, oltre alle Regionali in Piemonte, si terrà anche un’importante tornata di elezioni comunali
Domenica 26 maggio 2019 non sarà soltanto il giorno delle elezioni europee. Sono chiamati a rinnovare sindaci e consigli comunali i residenti di 3.865 comuni italiani, quasi il 50% del totale. Elezioni comunali anche in importanti centri come Bari, Bergamo, Campobasso, Ferrara, Firenze, Foggia, Forlì, Livorno, Modena, Perugia, Pescara, Prato, Potenza, Reggio Emilia.
Documenti necessari per votare
Tutti i cittadini che hanno compiuto i 18 anni di età e sono iscritti nelle liste elettorali del proprio comune di residenza possono votare alle amministrative. Sulla tessera elettorale è indicato l’indirizzo del seggio elettorale presso cui è necessario recarsi. Una volta giunti al seggio, bisognerà mostrare la tessera elettorale e un documento di identità per poter ricevere la scheda elettorale (alle comunali è di colore blu nei comuni con più di 15mila abitanti e azzurra nei comuni con meno di 15mila abitanti).
Come si vota alle elezioni comunali?
Gli elettori possono tracciare un segno sul simbolo di una lista: in questo caso la preferenza viene assegnata anche al candidato sindaco a cui la lista è collegata. In alternativa è possibile tracciare un segno solo sul nome del candidato sindaco prescelto (la preferenza non si estende alla lista) oppure tracciare un segno sulla lista e scrivere nelle righe poste accanto anche solo il cognome di un candidato consigliere prescelto.
A differenza delle elezioni europee, alle elezioni comunali è consentito il voto disgiunto: in pratica, si può votare per un candidato singolo e per una lista che non sostiene quest’ultimo. Da precisare, però, che nei comuni con più di 15mila abitanti è possibile indicare due candidati consiglieri della stessa lista, l’importante è che siano di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.
Il sistema elettorale nei comuni con più e meno di 15mila abitanti
Nei comuni con una popolazione fino a 15mila abitanti le elezioni si effettuano con un sistema maggioritario: viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti; in caso di parità viene indetto un ballottaggio tra i due candidati più votati. Se anche al secondo turno si verifica una situazione di parità viene eletto il candidato più anziano.
Invece, nei comuni con più di 15mila abitanti è eletto sindaco il candidato sindaco che ottiene il 50% + 1 dei voti validi. Se nessuno dei candidati raggiunge tale soglia verrà indetto un ballottaggio tra i due candidati più votati: nel caso in cui permanga la situazione di parità è eletto il candidato che ha ottenuto più voti sommando primo e secondo turno. Nell’eventualità in cui ci si trovi ancora in parità a essere eletto sarà il candidato più anziano.
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