Doppio colpo per Richard Carapaz: l’ecuadoriano della Movistar vince una delle frazioni più impegnative del Giro d’Italia 2019 e indossa la maglia rosa, candidandosi a sorpresa per la vittoria finale. Buona la prestazione di Nibali, 3° a 1’54” dal vincitore di giornata assieme a Roglic e gli altri big. Ottimo secondo posto di Yates.
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Giro d’Italia 2019: la querelle Nibali-Roglic
La tappa valdostana del Giro d’Italia, con arrivo a Courmayeur, è iniziata all’insegna delle dichiarazioni di Nibali. Lo Squalo ieri ha infatti dichiarato che non gli piace l’atteggiamento di Roglic, troppo attendista mentre bisognerebbe lavorare tutti insieme per non perdere terreno e che se vuole gli farà vedere la sua bacheca. I due hanno caratteri diversi: il siciliano ha il calore tipico dei meridionali e un modo di correre frizzante, Roglic invece è di carattere chiuso ed è imperturbabile, oltre ad avere uno stile di corsa più passivo e attendista. Comunque è evidente l’affiorare del nervosismo fra i due, da cui trae giovamento lo spettacolo di oggi.
Lo svolgimento della quindicesima tappa
L’avvio della 14a frazione del Giro d’Italia 2019 è stato scoppiettante, con un ritmo frenetico. Dopo l’attacco di Yates e un allungo di Nibali, Roglic prende in mano la situazione poiché vuole tenere sotto controllo la corsa. Chiuso questo tentativo sulla seconda salita di giornata parte un attacco di otto corridori, Amador (compagno di squadra di Landa e Carapaz), Jensen, Hamilton, Sousa, Carthy, Ciccone, Cattaneo e Masnada, che verranno poi raggiunti da Caruso, Izagirre, Gallopin e Dupont.
Al G.P.M. di prima categoria di Verrogne (1582 m) passa per primo Ciccone, che conferma così la maglia azzurra. Nella discesa seguente si toccano i 90 km/h. Ciccone si aggiudica anche il G.P.M. di 2a categoria della Truc d’Arbre (1252 m). La discesa seguente è molto veloce e tecnica, con curve insidiose. Dopo la salita di La Salle e la seguente rapida discesa c’è l’ascesa al Colle San Carlo di 1951 m di 10 km con pendenze medie del 9,8%. La salita sgretola il gruppo.
Zakarin e Mollema vanno subito in crisi, così come la maglia rosa Polanc che perderà quasi otto minuti a fine tappa. Nibali prova un attacco e si porta dietro Carapaz, Landa, Roglic e Lopez. L’attacco decisivo arriva a 27 km dal traguardo, con Carapaz che con uno scatto secco stacca tutti.
L’ecuadoriano è autore di una grande scalata e transita con una trentina di secondi di vantaggio sul Colle San Carlo. Nella discesa verso La Thuile, tecnica e ripida con continui tornanti, Carapaz tiene il vantaggio per poi aumentarlo vertiginosamente nella scalata finale verso Courmayeur, dove guadagna 1’31” su Yates e 1’54” sul gruppo dei migliori, a causa del loro immobilismo, che ha permesso il rientro di Yates, Dombrowski, Caruso e Sivakov, oltre a Majka che era già rientrato.
La classifica generale dopo la quindicesima tappa
La classifica generale del Giro d’Italia 2019 vede ora, grazie a questa bellissima azione, Carapaz in maglia rosa. Secondo a soli 7″ Roglic, 3° Nibali a 1’47”, 4° a 2’10” Majka, 5° a 2’50” Landa. È stata una giornata molto intensa e stancante per i corridori. Domani avremo la 15a frazione, con arrivo a Como, con i tre G.P.M. di Ghisallo, Colma di Sormano e Civiglio. Poi giorno di riposo e martedì ci sarà la tappa del Mortitolo e Gavia, sempre che quest’ultimo si possa affrontare, a causa della neve ancora molto alta nonostante si avvicini l’estate.
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