Sondaggi elettorali 2019: quanto sono precisi e come funzionano

Sondaggi elettorali 2019, interessante analisi su precisione e margini di errore degli studi demoscopici in Italia. Sotto esame le elezioni 2013, 2018, 2019

Sondaggi elettorali 2019: quanto sono precisi e come funzionano

Domenica 26 maggio 2019 si terranno in Italia le elezioni europee. Sondaggi elettorali 2019: con il divieto di pubblicazione delle indagini demoscopiche degli ultimi 15 giorni prima del voto non è più possibile dare notizia delle intenzioni degli italiani. Sebbene i sondaggi continuino ad essere commissionati e confezionati ma ad uso esclusivo degli addetti ai lavori.

Sondaggi elettorali, analisi sulla precisione dei dati nelle ultime 3 importanti consultazioni (2013, 2014, 2018)

Dal sito infodata.ilsole24ore.it arriva un interessantissimo studio sulla precisione dei sondaggi elettorali nel nostro Paese. Tra gli altri elementi proposti nell’articolo si evidenziano i casi in cui gli istituti demoscopici nelle ultime tre elezioni principali hanno sottostimato e sovrastimato la performance dei principali partiti politici italiani. Sono stati presi in esami i seguenti appuntamenti elettorali: elezioni politiche 2013, elezioni europee 2014 ed elezioni politiche 2018.

Sondaggi elettorali, i casi con maggiore errore medio dei sondaggi

Come ricordato nello stesso articolo mediamente il calcolo di errore di ogni sondaggio dovrebbe aggirarsi intorno al 3/4%. Ma non sempre è così. Infatti ci sono stati casi eclatanti in cui la distanza tra i risultati stimati di alcune forze politiche e i risultati reali si sono discostati di molto.

Nell’articolo viene ricordato l’errore di tutti i principali istituti di sondaggi che hanno di gran lunga sottovalutato, e quindi non previsto, l’exploit elettorale del MoVimento 5 Stelle. La media dei sondaggi aveva previsto un risultato pari al 15,3% mentre la percentuale del voto reale è stata del 25,6%. Con un errore medio dei sondaggi – si legge nell’articolo – di circa il 40%.

L’anno dopo, in occasione delle elezioni europee 2014, il maggior margine di errore dei sondaggi elettorali ha riguardato il Partito Democratico all’epoca guidato da Matteo Renzi. La stima ha attributo ai dem il 32,9% mentre il Pd è stato scelto alle urne dal 40,8% degli elettori. Alle elezioni politiche del 2018 il maggior margine di errore ha riguardato la Lega di Matteo Salvini. Stimata mediamente al 13,6%, ha invece raggiunto il 17,4%.

La curiosità su Forza Italia

L’analisi considera qual è stato il margine di errore dei principali istituti rispetto a 4 forze politiche: Lega, MoVimento 5 Stelle, Partito Democratico e Forza Italia. La ricerca indica inoltre un dato curioso sui sondaggi elettorali. Il movimento azzurro fondato nel lontano 1994 dall’attuale leader Silvio Berlusconi è quello rispetto al quale i sondaggi sono stati storicamente meno imprecisi rispetto alle altre forze politiche.

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