Giornata importante ieri al Giro d’Italia 2019. Il giovane abruzzese si toglie la soddisfazione più grande della carriera, mentre tra gli uomini di classifica Carapaz controlla la situazione e Roglic perde ancora.
Sedicesima tappa: battaglia sul Mortirolo
A inizio della 16a tappa del Giro d’Italia va via una fuga di 21 corridori, tra cui Giulio Ciccone, leader della classifica dei G.P.M. La fuga arriva al Mortirolo (1852 m), caratterizzato da una pendenza media del 12% con punte fino al 18%, a 40 chilometri dall’arrivo, con 5′ 30″ di vantaggio sul gruppo maglia rosa. È la 11° volta che viene scalato dal Giro d’Italia.
Leggendaria l’impresa del 2015 di Contador, dove qui recuperò 50″ ad Aru e Landa e quella di Basso, che nel 2010 qui mise una seria ipoteca alla vittoria del suo secondo Giro. In testa presto rimangono in tre: Ciccone, Caruso e Hirt. In seguito il siciliano della Bahrain-Merida verrà fermato per aiutare Nibali.
Intanto nel gruppo dei migliori c’è grande lotta. Nibali attacca con Hugh Carthy dopo aver fatto lavorare Pozzovivo. Dietro dapprima Roglic resiste, poi crolla e viene ripreso anche da Simon Yates, anche lui in difficoltà. Eccezionale il lavoro della Movistar per Carapaz: prima Pedrero, poi Landa ricuciono pian piano su Nibali, portandosi dietro Lopez, nuova maglia bianca. Sulle pendenze durissime del mostro alpino gli uomini di classifica si danno battaglia ma non riescono a infliggersi distacchi pesanti, eccezion fatta per Roglic.
Nella discesa prova ad attaccare Lopez insieme al compagno di squadra Pello Bilbao, ma il gruppo maglia rosa li riprende negli ultimi km della tappa. Sul falsopiano di Ponte di Legno il vantaggio dei fuggitivi scende, dal momento che iniziano a studiarsi per conquistare la tappa. Alla fine in volata ha la meglio Ciccone, che mette la meritata ciliegina sulla torta di un Giro d’Italia ottimo farcito dalla maglia azzurra di miglior scalatore. Negli ultimi 2 km va in crisi di fame Lopez, che perderà 23″ da Carapaz e Nibali.
La nuova classifica del Giro d’Italia 2019
La tappa è stata durissima non solo per il percorso, ma anche per il brutto tempo. Soprattutto nella discesa del Mortirolo i corridori hanno trovato molte difficoltà. Sarebbe stata molto più appassionante la tappa se fosse stato scalato il Gavia, tolto per neve: avremmo avuto una giornata epica e con distacchi abissali.
La nuova classifica generale del Giro d’Italia vede in maglia rosa sempre Carapaz, 2° a 1’47” Nibali, 3° a 2’09” Roglic, 4° Mikel Landa 4° a 3’15”, 5° Mollema a 5′, 6° Majka a 5’40”, 7° Lopez a 6’17” e nuova maglia bianca, 8° Yates a 6’46”, 9° Sivakov a7’51” e 10° Polanc a 8’06”.
Oggi si arriva ad Anterselva. Ci sarà un arrivo in salita non particolarmente impegnativo. La lotta per la maglia rosa ricomincerà con l’arrivo in salita di San Martino di Castrozza di venerdì, passando per il tappone di sabato e concludendosi con la cronometro di Verona.
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