Proiezioni Parlamento Europeo 2019: suddivisione seggi per paese e partiti

Pubblicato il 27 Maggio 2019 alle 10:49 Autore: Daniele Sforza

Proiezioni Parlamento europeo 2019: cosa ci dicono i risultati delle elezioni del 26 maggio e come sarà la suddivisione dei seggi per paesi e partiti.

Proiezioni Parlamento Europeo 2019: suddivisione seggi per paese e partiti

Proiezioni Parlamento Europeo 2019: come cambia il Parlamento europeo dopo le elezioni del 26 maggio 2019? I risultati in Italia e Francia sono in grado di rivoluzionare lo scenario attuale? Va detto che gli equilibri non sono così stabili: in particolare quello retto dal Partito Popolare Europeo e Socialisti e Democratici, che da solo non è sufficiente a ottenere la maggioranza dei seggi. Alleandosi con i LiberalDemocratici dell’ALDE, la maggioranza dei seggi sarebbe invece assicurata. E sarebbero proprio i Liberali l’ago della bilancia della nuova maggioranza.

E i sovranisti?

I partiti di destra, da soli, non riuscirebbero ad avere la maggioranza dei seggi. Colpa del Cdu-Csu tedesco: certamente la Merkel guida ancora la classifica delle preferenze degli elettori teutonici, ma il risultato è stato il peggiore della sua storia. Bene anche i Verdi, ma la situazione resta in bilico. L’Alde sa perfettamente che Ppe e Pse hanno bisogno di loro per avere il maggior numero dei seggi, e per questo farà valere le proprie ragioni.

Tuttavia, con una tale maggioranza, i sovranisti si dovrebbero accontentare di meno di un terzo dei seggi restanti, visto che nel quadro generale non sono riusciti a raggiungere nemmeno il 10% singolarmente (Ecr, Enl ed Efdd). Insomma, i risultati emersi in Italia e in Francia potrebbero essere più importanti a livello nazionale che a livello locale. Altri casi significativi a livello locale sono la Grecia (dove Nea Demokratia ha superato Syriza di quasi 10 punti percentuali), Ungheria (56% per Orban) e Polonia (42,4% per gli euroscettici di Diritto e Giustizia).

Proiezioni Parlamento europeo 2019: la ripartizione dei seggi

Dei 751 seggi disponibili, l’ultima proiezione relativa alla composizione dell’Europarlamento, rivela che il maggior numero di seggi andrà al Partito Popolare (179), mentre i Socialisti & Democratici non sarebbero così distanti (150 seggi), anche se l’ago della bilancia della nuova maggioranza saranno i Liberali (108 seggi). Buona prova a livello europeo dei Verdi, che otterrebbero 68 seggi. Seguono l’ENF (il gruppo dove si trova la Lega) che sale a 71 seggi, e quindi i Conservatori con 57 seggi, 13 in più di quelli dell’EFDD (dove troviamo il Brexit Party di Farage e il Movimento 5 Stelle), che si ferma a 44. Infine le sinistre (GUE/NGL) chiuderebbero a 38 seggi.

Segui la diretta live di Termometro Politico

Proiezioni Parlamento europeo 2019: ripartizione seggi per Paese e primo partito

Di seguito riepiloghiamo in una tabella la ripartizione dei seggi per Paese, andando a vedere quali sono i partiti leader per ciascuna nazione.   

PaeseNumero seggi1° Partito
Austria18ÖVP (34,9%, 7 seggi)
Belgio21N-VA (13,49%, 3 seggi)
Bulgaria17GERB (30,64%, 6 seggi)
Croazia11HDZ (22,72%, 4 seggi)
Cipro6DISY (29,02%, 2 seggi)
Repubblica Ceca21ANO (21,18%, 6 seggi)
Danimarca13Venstre (23,5%, 3 seggi)
Estonia6ER (26,2%, 2 seggi)
Finlandia13KOK (20,8%, 3 seggi)
Francia74RN (23,53%, 22 seggi)
Germania96CDU/CSU (28,7%, 29 seggi)
Grecia21Nea Demokratia (33,27%, 9 seggi)
Ungheria21Fidesz & KDNP (52,33%, 13 seggi)
Irlanda11Fine Gael (29%, 4 seggi)
Italia73Lega (33,64%, 28 seggi)
Lettonia8JV (26,24%, 2 seggi)
Lituania11TS-LKD (19,28%, 3 seggi)
Lussemburgo6DP (21,44%, 2 seggi)
Malta6Labour Party (55,9%, 4 seggi)
Olanda26PVDA (19%, 6 seggi)
Polonia51PiS (43,1%, 24 seggi)
Portogallo21PS (33,5%, 10 seggi)
Romania32PNL (27,86%, 10 seggi)
Slovacchia17PS-Spolu (40,22%, 8 seggi)
Slovenia8SDS-SLS (26,43%, 3 seggi)
Spagna54PSOE (32,84%, 20 seggi)
Svezia20Socialisti Democratici (23,6%, 5 seggi)
Regno Unito73Brexit Party (31,71%, 29 seggi)

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
Tutti gli articoli di Daniele Sforza →