Alla fine non c’è stata nessuna ondata euroscettica che alcuni si aspettavano. Crescono i consensi per i sovranisti, ma non tali da preoccupare i Popolari e i Socialisti, che però devono far fronte a un calo rispetto alle precedenti elezioni e per ottenere la maggioranza dovranno allearsi con ALDE. I cali più forti sono stati registrati però dai Conservatori e dalle Sinistre. Certamente le vittorie dei partiti più “sovranisti” sembrano essere poco rilevanti nello scenario generale europeo (meno di un terzo dei seggi), acquistando invece maggior significato a livello nazionale. È il caso dell’Italia, dove in un anno gli equilibri di forza tra M5S e Lega sono praticamente capovolti, ma anche della Francia, dove il RN di Marine Le Pen ha superato (seppur di poco) il partito di Macron. A livello europeo, invece, la Lega è il secondo partito in Europa e nuovo leader del gruppo Alleanza europea dei popoli e delle nazioni.
Proiezioni seggi elezioni europee 2019: quale maggioranza?
Alla luce di questi risultati delle elezioni europee quali sono le proiezioni relative ai seggi e come cambia il Parlamento europeo? Questa la situazione dei seggi assegnati ai gruppi al momento attuale.
- EPP (Partito Popolare Europeo): 179 seggi;
- S& D (Partito Socialista Europeo): 150 seggi;
- ALDE& R (Liberali): 108 seggi;
- European Alliance of People and Nations (ex ENF): 71 seggi;
- Greens-EFA (Verdi): 68 seggi;
- ECR (Conservatori e Riformisti Europei): 57 seggi;
- 5Star’s Group – Brexit Party (ex EFDD): 44 seggi;
- GUE/NGL (Sinistra unitaria europea e Sinistra verde nordica): 38 seggi;
- NI (Non Affiliati): 36 seggi.
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Lo scenario
EPP e S& D assieme avrebbero dunque 329 seggi in totale, un numero non sufficiente a raggiungere la maggioranza dei seggi (376). Per averla serviranno quindi i 108 seggi di ALDE (il totale sarebbe 437 seggi), ma attenzione ai Verdi, che grazie all’exploit in Germania e Francia, ottengono un ottimo risultato e potrebbero unirsi alla leadership. Il gruppo ex ENF è invece trascinato dalla Lega di Salvini e, in minor parte, dal RN di Marine Le Pen e va alla conquista dei 71 seggi.
Lo scenario che si delinea è dunque un’alleanza dei Popolari e Socialisti con ALDE e Verdi, che andranno a rappresentare (soprattutto i liberali) l’ago della bilancia della nuova maggioranza che si andrà a formare, probabilmente facendo richieste “pesanti”, come la presidenza di alcune commissioni oppure quella del Parlamento europeo. Nessuna speranza di governeo per i partiti euroscettici e sovranisti, i quali sembrano essere esclusi dal gioco delle alleanze.
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