La Merkel alla prova della Sassonia
Dopo la tornata elettorale di Amburgo del 20 febbraio, che ha visto il ritorno al governo della SPD dopo un decennio nella seconda città tedesca per dimensione dopo Berlino, il lungo anno elettorale della Germania va incontro al suo secondo appuntamento, nel land orientale del Sachsen-Anhalt, dove si voterà il 20 marzo.
[ad]Il presidente uscente è Wolfgang Böhmer (CDU), che regge una Große Koalition CDU/SPD. Questo posiziona il land tra gli elementi neutrali del Bundesrat, a cui la regione offre quattro parlamentari.
Il Sachsen-Anhalt può essere considerato, osservando la sua storia, uno swing state: le elezioni tenutesi a partire dalla riunificazione tedesca hanno infatti visto l’alternanza di presidenti e governi di differenti colori e composizioni.
Si è passati dalla coalizione prettamente conservatrice nero-gialla dei primi anni a governi socialdemocratici di minoranza con e senza i Grünen e con l’appoggio esterno della sinistra radicale, per poi tornare a governi conservatori ed infine alla Große Koalition attuale.
Il Sachsen-Anhalt ha una popolazione di circa 2,4 milioni di abitanti (quasi il 3% della popolazione della Germania), e con un PIL che è circa il 2% di quello tedesco ed un peso al Bundesrat pari a poco meno del 6% del totale può essere paragonabile ad una regione come la Sardegna o il Friuli Venezia Giulia.
Le ultime elezioni regionali hanno visto imporsi la CDU come primo partito con il 36% dei voti, seguita dalla Linke al 24% e dalla SPD al 21%.
Nei lander dell’ex-DDR generalmente ha meno valore la conventio ad excludendum contro la Linke che vige nelle regioni più occidentali del Paese, e proprio la forza della Linke rischia di essere il fattore determinante delle elezioni del 20 marzo.
I trend registrati dalla Infratest Dimap nel mese di febbraio 2011 mostrano la Linke come secondo partito del land, come nel 2006, ma molto più vicino alla CDU, avanti di sei punti percentuale. Al tempo stesso, la SPD appare in ascesa e si trova a tre punti dalla Linke al 23%.
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