La Lega si conferma primo partito anche nelle regioni dell’Italia centrale. In linea con il risultato nazionale delle elezioni europee, sebbene con percentuali molto diverse, il partito di Matteo Salvini conquista il 33,45% dei consensi globali. Unica eccezione, a livello nazionale, è la Toscana dove il Partito democratico tiene arrivando primo con il 33,31% di preferenze, due punti sopra la Lega.
Il Carroccio conquista le percentuali più alte in Umbria e nelle Marche dove si attesta intorno al 38%.
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Con una percentuale appena inferiore alla media nazionale, la Lega conquista anche la circoscrizione Centro. Come mostrano i numeri, la maggior parte degli elettori del Carroccio ha scelto di destinare una delle sue preferenze al segretario Matteo Salvini che conquista, complessivamente, quasi mezzo milione di voti (491.847). Al secondo posto c’è la sindaca di Cascina Susanna Ceccardi che, con poco più di 47mila preferenze supera Antonio Maria Rinaldi, frontman della Lega nei talk show in tv.
Le uniche province in cui la Lega non conquista la maggioranza dei voti sono Firenze, Siena e Livorno. Qui le percentuali si ribaltano a favore del Partito democratico tanto che, nel computo complessivo dell’intera Regione, la Lega arriva seconda, a -2 dai dem. Nel capoluogo toscano i democratici conquistano il 42% dei voti, contro il 23% del Carroccio. A trainare la lista in collaborazione con Siamo europei è Simona Bonafè che conquista complessivamente 158mila preferenze. Secondo è il medico di Lampedusa Pietro Bartolo che, con oltre 126mila voti, supera l’europarlamentare uscente David Maria Sassoli.
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Deludente, ma in linea con la media nazionale, il risultato del Movimento Cinque Stelle che sfiora, complessivamente il 16% delle preferenze. Il miglior risultato lo raggiunge nella provincia di Ascoli Piceno dove supera il 20%, mentre il consenso più basso è a Firenze dove è stato votato appena dall’11% degli elettori.
I candidati più votati sono, oltre la capolista Daniela Rondinelli, l’europarlamentare uscente Fabio Massimo Castaldo e Fabio Nogarin, primo cittadino di Livorno che nel 2014 aveva conquistato il primato di primo sindaco della città non appartenente al centro sinistra.
Per Fratelli d’Italia, che si attesta complessivamente intorno al 7%, è stato determinante il voto del Lazio dove tocca il 9% delle preferenze. Complessivamente la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni conquista 120mila preferenze, quasi il doppio del capolista di Forza Italia, Antonio Tajani.
Il partito di Silvio Berlusconi, infatti, si ferma a un deludente 6,25% con il presidente uscente del Parlamento europeo che conquista appena 63mila preferenze.
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