Elezioni europee – Immancabile come ad ogni elezione è l’analisi dei flussi elettorali, per capire quale elettorato si è astenuto di più, da dove siano arrivati i voti al partito vincente, verso dove sono andati gli elettori che hanno abbandonato quello perdente.
Ixè si è cimentata con dei flussi in percentuale che mostrano la grande liquidità dell’elettorato italiano in queste elezioni europee. Solo il 36,1% dei pentastellati ha confermato il voto del 2018. La stessa percentuale che si è invece astenuta. Il 16,8% è passato alla Lega. Il 4,9% al PD.
PD che ha un tasso di conferma maggiore, del 64,2%, anche se comunque il 24,9% dei democratici ha finito per astenersi, e il 4,4% addirittura ha votato Lega.
Tra i leghisti ben il 78,6% ha fatto la medesima scelta della volta precedente, mentre solo l’11,8% si è astenuto e il 4,6% ha preferito Fratelli d’Italia.
Tra i forzisti invece ben il 20,2% si è spostato preferendo la Lega e solo il 41,8% è rimasto nel partito di Berlusconi.
Molto mobile l’elettorato di +Europa e Liberi Uguali, anche se in modo diverso. Tra i secondi più di metà si è astenuta, e un quarto ha votato PD.
Elezioni europee, i flussi del Termometro
Secondo i nostri calcoli invece i flussi, qui calcolati in milioni di elettori, sono stati i seguenti, nell’infografica interattiva.
Alla Lega sarebbero arrivati 2,3 milioni di elettori del Movimento 5 Stelle, nonché 1,3 di Forza Italia. Questi i flussi più corposi, se si escludono quelli verso l’astensione.
Come i 2,7 milioni transitati dal M5S al non voto.
Questi i flussi sopra il milione. Poi ci sono 800 e 900 mila voti da Forza Italia e PD sempre verso l’astensione.
Per il resto si tratta di trasferimenti minori, che comunque confermano che non esistono quasi più zoccoli duri o barriere non raggiungibili in politica