Dopo i risultati delle elezioni europee molti scommettono con insistenza su una prossima una crisi di governo. Mentre i due principali alleati, Salvini e Di Maio, promettono che il governo andrà avanti senza ripercussioni. E ad ogni tornante, viste le condizioni e lo scenario, c’è il rischio di scontri interni all’esecutivo. Come quelli che si sono registrate nelle settimane prima del voto di domenica 26 maggio intorno al caso Siri. Ricordiamo che le dimissioni dell’esponente della Lega accusato di aver avuto soldi per inserire una norma sulle energie rinnovabili sono arrivate dopo una forte presa di posizione del premier Conte sostenuto sul punto dal M5S. A distanza di poco tempo si è chiuso invece, molto più velocemente, il caso che ha riguardato il viceministro, sempre leghista, Edoardo Rixi.
Dimissioni Edoardo Rixi, Salvini accetta le dimissioni e dà incarico nel partito
Coinvolto nel processo relativo ai rimborsi al gruppo della Lega del Consiglio Regionale, in qualità di capogruppo, Rixi è stato condannato a 3 anni e 5 mesi, con l’interdizione dai pubblici uffici.
Subito si è scatenata la richiesta di dimissioni dei 5 Stelle. Ma per evitare un nuovo caso di instabilità all’interno della maggioranza Rixi ha fatto subito sapere di aver consegnato le dimissioni. Motivazione: “per non creare problemi al governo”.
A distanza ravvicinata la risposta di Salvini che ha accettato le dimissioni e spiegato le motivazioni: “le accetto unicamente per tutelare lui e l’attività del governo da attacchi e polemiche senza senso”. Il vicepremier ha aggiunto un commento: “Io rispetto le sentenze e conto su una assoluzione a fine processo, ma trovo incredibile che ci siano spacciatori a piede libero, e sindaci, amministratori e parlamentari accusati o condannati senza uno straccio di prova”.
E nel ribadire la piena fiducia in Rixi gli ha affidato un incarico politico: “Oggi stesso nomino Edoardo Rixi responsabile nazionale trasporti e infrastrutture della Lega, riconoscendogli capacità e onestà assolute”.
Accusa e condanna di primo grado
Dal punto di vista giudiziario va ricordato che si tratta di una condanna in primo grado. Il procuratore aggiunto Francesco Pinto aveva chiesto per il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti 3 anni e 4 mesi. L’accusa: aver acconsentito da capogruppo della Lega alla richiesta di 97 mila euro tra il 2010 ed il 2012 ingiustificabili come spese per attività istituzionale.
La II sezione penale del Tribunale di Genova ha condannato a 3 anni e 5 mesi per peculato Edoardo Rixi in quello che è stato definito processo per le cosiddette “spese pazze”. La difesa di Rixi ha già annunciato l’intenzione di ricorrere in appello dopo “aver letto le motivazioni a sentenza, perché siamo convinti che sia innocente”.
Tornando al piano delle conseguenze politiche ricordiamo che le dimissioni rispondono ad uno dei punti inseriti nel programma di Governo sottoscritto tra M5S e Lega all’interno del quale è scritto che “non possono entrare a far parte del governo soggetti che abbiano riportato condanne penali, anche non definitive, per i reati dolosi di cui all’articolo 7 del decreto legislativo 31 dicembre 2012, n.235 (legge “Severino”), nonché per i reati di riciclaggio, auto-riciclaggio e falso in bilancio”.
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