Nuovo allenatore Milan, ultime notizie: il punto a fine maggio 2019

Pubblicato il 31 Maggio 2019 alle 16:09 Autore: Mattia Cuttica

Nuovo allenatore Milan, ultime notizie: il punto a fine maggio 2019. Dall’assetto societario che potrebbe cambiare, ai possibili nomi per il nuovo…

Nuovo allenatore Milan, ultime notizie il punto a fine maggio 2019
Nuovo allenatore Milan, ultime notizie: il punto a fine maggio 2019

La stagione 2018/19 della Serie A si è conclusa da neanche una settimana. Il campionato ha definitivamente chiuso il sipario, così per un nuovo atto siamo costretti ad aspettare il mese di Agosto. Un finale certamente da cardiopalma quello che si è rivelato, come da un po’ di anni a questa parte non accadeva in Italia. I verdetti – dolci o crudeli – sono stati decisi e adesso, con l’estate che avanza, è tempo per i club di progettare l’avvenire.

Con il pallone che non corre più sull’erba, gli sfottò e le chiacchiere sotto l’ombrellone dei tifosi italiani terranno banco in questi caldi mesi facendo sognare, sperare o disperare le varie fazioni. Tra mercato e panchine girevoli, sicuramente sarà interessato il popolo rossonero che si appresta a vivere un’altra rivoluzione dopo la controversa estate dello scorso anno.

La partita finale di Ferrara contro la SPAL ha lasciato segni importanti sulla pelle del Milan. Il Diavolo aveva un solo risultato a disposizione per cercare ancora il traguardo Champions League: la vittoria. Così è stato. Stadio Paolo Mazza sbancato dalla doppietta di Kessié e dal gol di Calhanoglu che aveva aperto le danze. 3-2 con qualche brivido per i tifosi milanisti il cui sguardo era anche proiettato sugli altri campi. Tutto dipendeva infatti anche dai tabellini di Atalanta ed Inter che, vincendo, hanno costretto i rossoneri ad accontentarsi dell’Europa League (accesso diretto) non bastando più i tre punti contro i ferraresi. Questo ha aperto ora diversi scenari a Casa Milan dove si teme ancora un capovolgimento di fronte andando alla ricerca di una stabilità che sembra non arrivare.

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Nuovo allenatore Milan: prima l’assetto societario

I cuori di fede rossonera speravano in un risveglio diverso Lunedì mattina. Traguardo sfumato per un soffio e voci continue di cambiamenti sempre più pressanti dalle parti di via Aldo Rossi, quartier generale della società milanista. Leonardo sembrava pronto, già da qualche settimana, a rassegnare le sue dimissioni per divergenze con l’amministratore delegato Ivan Gazidis. Atto ufficializzato nel tardo pomeriggio di inizio settimana, con il brasiliano che ha confermato la sua separazione dal club milanese. I nomi che si rincorrono per sostituirlo sono molteplici ma nessuno di questi trova tuttavia una parziale attendibilità. Per ora il nome più forte è quello di Goeffrey Moncada, il giovane capo scout del Milan arruolato a Dicembre dallo stesso Gazidis.

Anche Paolo Maldini, entrato in estate nei quadri della dirigenza dopo esserne stato una leggendaria bandiera (e Capitano), dà segni di incertezza sul suo futuro. Colloquio lungo con Gazidis, il quale ha proposto all’ex difensore un ruolo più forte e centrale all’interno della società. L’amministratore delegato ha inoltre invitato Maldini a prendere in carico la posizione occupata precedentemente proprio da Leonardo. Giorni di riflessione per l’iconico numero 3 del Milan, che vorrebbe al suo fianco almeno due figure d’esperienza come Alessandro Costacurta, uno dei nomi recentemente accostati.

L’abbandono di Leonardo ed i dubbi intorno a Maldini stanno tenendo con il fiato sospeso i tifosi. La decisione dell’ex Capitano è attesa per il weekend o per l’inizio della prossima settimana. Da ciò, e non solo, dipenderà la scelta del nuovo allenatore.

La seconda separazione di Rino Gattuso

Come se non bastasse, al momento della società va a legarsi anche la situazione della panchina. Lunedì sera, dopo le dimissioni di Leonardo, sono ufficialmente arrivate anche quelle di Rino Gattuso. Il baluardo dei tifosi rossoneri, il condottiero e punto di riferimento ha ceduto. Alcune voci trapelavano già dai corridoi di Milanello ma nessuna di queste aveva mai trovato conferma. Domenica sera, dopo gli ultimi novanta minuti della stagione, l’allenatore italiano aveva per la prima volta ammesso di sentire troppa pressione per l’amore che nutriva per la maglia che rappresentava. “Questa esperienza me la sono sentita veramente addosso, […] mentalmente è stato davvero faticoso per me che sono milanista dentro.” ha dichiarato. Tredici lunghi anni da calciatore, 467 partite, numerosi trofei – tra cui due Champions League – non si dimenticano facilmente. Così, dopo il saluto a San Siro nella sua ultima partita da calciatore contro il Novara, Rino Gattuso si ritrova nuovamente sette anni dopo a lasciare il tanto amato Milan da allenatore. E lo fa con un gesto elegante, da grande uomo qual è sempre stato: rinuncia ad 11 milioni lordi per far sì che venga assicurato lo stipendio al suo staff perché la sua storia con il Milan, ricorda Gattuso, “Non sarà mai una questione di soldi“.

Nuovo allenatore Milan: il totonomi

Adesso parte il toto-nomi per la panchina rossonera. La linea societaria è chiara, investire sui giovani che crescano per far tornare il Milan dove merita. La scelta dell’allenatore, come detto, sarà successiva al riassestamento dirigenziale ma alcuni nomi circolano già da tempo. Quello al momento più apprezzato sembra essere Marco Giampaolo, le cui quotazioni sono in ribasso. Questi dovrebbe liberarsi facilmente dalla Sampdoria. Rallenta, invece, la pista che porta a Simone Inzaghi nonostante l’allenatore della Lazio abbia rimandato le vacanze negli Stati Uniti per confrontarsi ancora una volta con il presidente della squadra biancoceleste. Inzaghi anche in orbita Juventus per sostituire Allegri nel caso Sarri non arrivasse a Torino.

Più defilati Eusebio Di Francesco (esonerato a Febbraio dalla Roma) e Roberto De Zerbi (in forza al Sassuolo). Secca smentita arrivata, invece, per il nome di Roberto Donadoni, ex bandiera rossonera attualmente libero. È spuntato nelle ultime ore, se pur molto debole, il nome di Sergio Conceiçao del Porto.

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L'autore: Mattia Cuttica

Mattia Cuttica nasce a Sanremo il 07/04/1997. Dopo aver conseguito il diploma di Liceo Scientifico decide di proseguire gli studi fuori città, a Pavia. Sceglie di frequentare la facoltà di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali. Si appassiona allo sport fin da bambino, con particolare attenzione al calcio che segue abitualmente.
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