I flussi elettorali a Milano secondo CISE, PD e Lega assorbono voti dagli alleati
I flussi elettorali tra elezioni politiche e politiche a Milano secondo CISE. Il Pd svuota alleati e sinistra radicale, mentre i pentastellati si astengono
CISE si è occupata di analizzare i flussi elettorali tra le elezioni politiche e quelle europee nelle principali città italiane, compresi i capoluoghi più piccoli.
Tra i più interessanti vi sono quelli che riguardano Milano.
Che negli ultimi 10 anni ha vissuto una trasformazione, non solo economica, ma anche politica. Da bastione del centrodestra è diventata un feudo del centrosinistra, e in particolare del PD.
E le ultime consultazioni confermano questa tendenza. Centrodestra e centrosinistra si equivalgono in città nonostante a livello nazionale il primo valga quasi il doppio rispetto al secondo.
In particolare il PD, in crescita, appare assorbire il voto dei suoi alleati e non solo. Il 61% di chi aveva scelto Liberi e Uguali ha votato il partito di Zingaretti. Mentre solo l’11% ha scelto la lista di Sinistra, e il 9% i Verdi.
Si è spostato sul PD anche la maggioranza di chi aveva votato +Europa, Insieme e Civici Popolari. Mentre solo il 15% di questi ha scelto il partito di Emma Bonino, confermando il voto del 2018.
Il PD ha anche ricevuto il 18% del consenso dei partiti minori, e il 29% di coloro, pochi in realtà, che nel 2018 avevano votato solo il candidato di centrodestra all’uninominale. Confermando il 74% del proprio voto già acquisito
Flussi elettorali a Milano, metà dei pentastellati si è astenuto
La metà di coloro che avevano votato Movimento 5 Stelle si è invece astenuto. Nessun altra categoria di elettori si è rifugiata nell’astensione in tale misura. Solo il 28% ha confermato il voto al M5S, mentre il 12% ha scelto la Lega. Per contro il 73% dei leghisti ha confermato la scelta del 2018.
Ma la Lega ha anche assorbito il 35% del voto a Fratelli d’Italia e il 22% di quello a Forza Italia. Che gode di un tasso di conferma del voto solo del 36%.
Male anche Fratelli d’Italia, che altrove è andata meglio. Solo il 26% di chi l’aveva votata nel 2018 l’ha fatto anche nel 2019. Anche se ha preso rispettivamente il 5% e il 6% del consenso di Forza Italia e Lega.
La Lega fa meglio degli alleati anche riguarda all’astensione. Solo il 13% dei suoi elettori non si è recato al voto, contro il 28% dei forzisti
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