Buca stradale: risarcimento danni e come fare se ricoperta d’acqua
Che cosa dice la legge sul tema del risarcimento danni da buca stradale e cosa sostiene la giurisprudenza sui casi della buca ricoperta d’acqua.
Buca stradale: risarcimento danni e come fare se ricoperta d’acqua
È purtroppo ben nota a tutti, automobilisti e semplici pedoni, la sempre più alta diffusione delle buche nelle strade della nostra penisola. In questo articolo vediamo, di seguito, che tipo di tutela è possibile attivare per ottenere risarcimento, nell’ipotesi in cui – a causa della presenza di una buca stradale – sono stati prodotti danni a cose o persone. E ci soffermeremo alla fine sull’ipotesi del danno causato da buca ricoperta d’acqua
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Buca stradale: le ragioni del fenomeno e perché incidono sulla circolazione dei veicoli
In effetti, le buche, spesso all’apparenza innocue e anche da alcuni sottovalutate, sono un concreto problema per le città italiane e i centri abitati in generale. Le cause della loro presenza sono ovviamente legate ad un difetto nella manutenzione delle strade da parte dei soggetti a ciò incaricati: tagli al bilancio, patto di stabilità e disorganizzazione e coordinamento poco efficace della Pubblica Amministrazione, fanno sì che questo problema sia ben lungi dall’esser risolto.
I rischi e i danni, però, sono sotto gli occhi di tutti. Una buca stradale, infatti, potenzialmente incide in modo significativo sulla sicurezza della circolazione, limitando le prestazioni del veicolo ed anzi rendendo ben più difficoltoso il controllo del mezzo. In caso di incidenti dovute ad una buca stradale, vi possono pertanto essere conseguenze, anche gravi, sia per la macchina, sia per il conducente.
Come funziona il risarcimento? chi è responsabile?
È chiaro che, nei casi di incidente prodotto da buca stradale, è ammissibile richiedere ed ottenere un risarcimento danni. Ciò in quanto l’ente gestore è anche custode e manutentore della rete viaria in cui circolano centinaia di migliaia di veicoli. Pertanto, la regola generale è che se il custode non le ripara, non fa adeguata manutenzione, non le segnala in modo opportuno con segnaletica apposita, scatterà il diritto al risarcimento danni, in caso di incidente. Vi sarà risarcimento anche nelle circostanze in cui una buca stradale, comunque, non è evitabile o visibile dall’utente della strada (se non con cartelli visibili). La legge, invece, non riconosce risarcimento laddove il dissesto e il danno sono stati causati da un evento imprevedibile o caso fortuito (come ad esempio una frana o un sisma), oppure laddove l‘imprudenza o l’imperizia dell’automobilista siano state concausa del danno. In un eventuale giudizio per il risarcimento danni, l’ente gestore avrà però l’onere della prova del caso fortuito o dell’imprudenza del guidatore, che rileverà – in particolar modo – nelle circostanze in cui l’insidia o il pericolo stradale fosse facilmente individuabile.
In via generale, il riferimento normativo sarà l’art. 2051 del Codice Civile (“Danno cagionato da cosa in custodia”). In sostanza, l’articolo in oggetto impone una presunzione generale di responsabilità per eventuali danni, in capo all’ente proprietario o comunque gestore e manutentore della strada.
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Come chiedere il risarcimento danni? Cosa succede in caso di buca ricoperta d’acqua?
Pertanto, l’automobilista coinvolto in un incidente stradale, potrà fare richiesta di risarcimento attraverso una domanda apposita, ai sensi dell’art. 2051 del Codice Civile. È rilevante provare l’imprevedibilità della buca stradale e l’inevitabilità dell’incidente. Sarà ovviamente assai utile documentare l’incidente con elementi come foto, verbali delle Forze dell’Ordine che ricostruiscano i fatti ed eventuali testimonianze di chi era nelle vicinanze al momento dell’incidente. Soprattutto, occorrerà dimostrare il nesso di causalità tra la presenza della buca e il danno prodotto alle cose e/o alle persone, attraverso una adeguata ricostruzione, in tribunale, della dinamica dell’incidente e delle sue conseguenze.