Nel calendario delle scadenze fiscali di giugno 2019 (potete consultarlo leggendo questo articolo), c’è una data molto importante: quella di lunedì 17 giugno, giorno nel quale i contribuenti saranno tenuti a versare il primo acconto Imu e Tasi 2019 (il saldo, invece, è previsto per il prossimo 16 dicembre). La scadenza originaria, invero, cadeva il 16 del mese, che però, essendo una domenica, slitta al giorno successivo.
Imu e Tasi: aumento, cosa cambia in Legge di Bilancio
Imu e Tasi 2019: cosa sapere a riguardo
L’acconto delle due imposte sulla casa ammontano al 50% dell’importo totale, il cui calcolo è applicato sulle aliquote 2018, a meno che non siano intervenute variazioni sulla situazione immobiliare. Che peraltro, come stabilito dall’ultima Legge di Bilancio, potrà essere oggetto di variazioni (al rialzo) da parte dei Comuni, che avranno da quest’anno la possibilità di applicare l’aliquota massima. Nessun cambiamento, però, è previsto per il 17 giugno: le modifiche, in caso, si applicheranno con il saldo, e quindi il prossimo 16 dicembre. È possibile dunque che nella rata di dicembre vi siano dei rincari: tutto dipenderà dai Comuni, le cui decisioni sulla variazioni delle aliquote non sono ancora note. Sotto questo aspetto, si saprà meglio il 28 ottobre 2019, termine ultimo per fissare le nuove aliquote.
Tasi prima casa o abitazione principale: quando non si paga, la differenza
Agevolazioni e pagamento
Permangono invece le agevolazioni vigenti: l’Imu, infatti, andrà pagata solo sulla seconda casa, oltre che sulle residenze di lusso. Mentre resta in vigore il dimezzamento dell’imposta relativamente ai comodati d’uso a livello familiare e la riduzione al 25% per gli immobili locati in canone concordato.
L’acconto Imu e Tasi 2019, così come il saldo, si potrà pagare tramite modello F24, oppure per mezzo del bollettino di conto corrente postale.
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