Pignoramento prima casa da parte di privati: come funziona senza ente pubblico

Pubblicato il 5 Giugno 2019 alle 19:02 Autore: Claudio Garau

Che cos’è e qual è la finalità del pignoramento prima casa da parte dei privati. A quali regole è sottoposto e la rilevanza del titolo esecutivo.

Pignoramento prima casa da parte di privati: come funziona senza ente pubblico
Pignoramento prima casa da parte di privati: come funziona senza ente pubblico

Di seguito domandiamoci e cerchiamo di trovare risposta alla questione relativa al pignoramento prima casa da parte dei privati. In questa categoria intendiamo comprese società, enti di gestione come ad esempio un condominio e ovviamente le singole persone fisiche. Chiediamoci se, in queste circostanze, il pignoramento prima casa è possibile e, se sì, come.

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Pignoramento prima casa in generale: quando scatta il divieto e quando è pignorabile?

In verità, il pignoramento prima casa a volte è possibile, altre volte no. Laddove si tratti di prima casa, o meglio di unica casa di proprietà, questa non può, in linea generale, essere pignorata. Invece, chi ha almeno una seconda casa o anche un terreno, può essere soggetto al pignoramento. Quindi, facendo un po’ di chiarezza e in via di principio, il divieto di pignoramento prima casa opera soltanto in caso di unico immobile posseduto ed utilizzato come abitazione e residenza (deve essere inoltre abitazione non di lusso). Se non ricorrono tutte le condizioni appena menzionate, la cosiddetta prima casa è comunque pignorabile.

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Pignoramento da parte dei privati: è possibile? qual è la rilevanza del titolo esecutivo?

La risposta alla domanda del titolo è sicuramente affermativa. E non importa di quale specifico soggetto privato si tratti. Potrà effettuare il pignoramento prima casa, ad esempio, una banca perché non sono state pagate le rate del mutuo, oppure potrà pignorare il proprio avversario in una causa, perché è risultato vittorioso a seguito della sentenza. Insomma qualsiasi soggetto privato (da una qualsiasi azienda fino al locatore o vicino di casa) potrà attivare la procedura di espropriazione forzata. Pertanto, i creditori privati potranno agire attraverso l’esecuzione forzata, finalizzata alla vendita all’asta dell’immobile e al conseguente soddisfacimento del proprio credito, con la somma ricavata.

Particolare non certo irrilevante è che, in ogni caso, il privato può agire soltanto se, alla fonte, vi sia un titolo esecutivo, vale a dire un’autorizzazione a servirsi delle forme dell’esecuzione forzata. È questa, insomma, la vera condizione cui deve sottostare il privato che voglia pignorare la prima casa. Per la legge, sono considerati titoli esecutivi le sentenze, i decreti ingiuntivi non opposti, i contratti di mutuo firmati davanti a notaio, gli assegni (non oltre sei mesi dalla loro emissione) e le cambiali (non oltre tre anni dalla loro emissione).

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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