NBA Finals 2019, Toronto-Golden State: i Raptors si portano sul 2-1

Pubblicato il 6 Giugno 2019 alle 16:14 Autore: Stefano Schianca

NBA Finals 2019, Toronto-Golden State: i Raptors si portano sul 2-1. Quella che sulla carta doveva essere una serie di NBA Finals scontata e dall’esito…

NBA Finals 2019, Toronto-Golden State: i Raptors si portano sul 2-1
NBA Finals 2019, Toronto-Golden State: i Raptors si portano sul 2-1

Quella che sulla carta doveva essere una serie di NBA Finals scontata e dall’esito già scritto sta regalando emozioni d’eccezione. Il cuore e la grinta di Toronto hanno portato i canadesi a portarsi in vantaggio sulla serie per 2-1

Il tutto contro i ben più blasonati Golden State Warriors, il tutto imponendosi in quel di Oakland a casa dei detentori dell’anello. Nel segno di una serie dall’esito più che mai incerto.

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NBA Finals 2019: le difficoltà di Golden State

Quando si analizza un dato fenomeno si deve tener conto di meriti e demeriti in gioco. E nel caso di GS si deve parlare di un ventaglio di rammarico ed eventi sfavorevoli, fattori che hanno contribuito al vantaggio (parziale) di Toronto nella serie.

In primis le pesanti assenze. Fin dall’inizio della serie gli Warriors hanno dovuto fare i conti con l’assenza di Kevin Durant, l’uomo che più di tutti si era messo in luce in questi Playoff 2019 (per lui una media post season di 34.2 punti, 5.2 rimbalzi e 4.9 assist). Com’era successo altre volte è stato Steph Curry a prendersi sulle spalle la squadra: la sua prestazione di Gara 3 è la migliore dei Playoff di tutta la sua carriera con 47 punti, 7 rimbalzi e 8 assist. Ma non è bastato.

A complicare ulteriormente i piani di coach Kerr sono state le assenze aggiunte di Thompson e Looney, elementi anch’essi imprescindibili nel lungo andare dell’incontro. Le seconde linee non si sono rivelate affidabili come successo invece in Gara 2.

Un altro fattore contro GS è stata la fragilità mentale generatasi nel divenire della serie. La vittoria in Gara 2 è stato comunque un risultato sofferto molto più di quanto ci si potesse aspettare all’inizio, con Gara 1 e Gara 3 dominate dalla voglia dei Raptors. Un fattore col quale gli Warriors dovranno fare in fretta i conti per ribaltare la serie.

La tenacia dei Toronto Raptors

Dall’altra parte troviamo i Raptors. La fiamma dell’entusiasmo non smette di illuminare il cammino dei canadesi. La prima storica qualificazione alle NBA Finals sembra essere il palcoscenico ideale per mettere in mostra le qualità di questa squadra, nel segno del collettivo. Il basket, del resto, è e rimane un gioco di squadra nel quale la voglia di vincere del gruppo a lungo andare trionfa sulle qualità dei singoli campioni.

Lo sta dimostrando Toronto in questa serie. Nonostante il passo falso in casa in Gara 2 (risultato che tra l’altra dava a detta di molti i canadesi già per spacciati) la forza mentale del gruppo ha risposto presente a Oakland, dove Toronto non soltanto ha vinto, ma ha condotto le redini del risultato per tutti i 48 minuti. Chapeau.

Il dato sorprendente sta nel fatto che tutto il quintetto di partenza è andato in doppia cifra. Dai 30 punti di Leonard (che dopo un secondo quarto sottotono ha saputo riprendersi per il secondo tempo) alla miglior prestazione della serie di Kyle Lowry, passando quindi per la quantità di Marc Gasol e VanVleet (in marcatura stretta rispettivamente su Curry e Cousins) e il sempre più sorprendente Pascal Siakam.

Non c’è dubbio: Toronto ha avuto il merito di esaltare una finale dall’esito (a detta dei più) già scritto, regalandosi e regalando emozioni nel palcoscenico della Finals, il cui esito rimane più che mai incerto.

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L'autore: Stefano Schianca

Stefano nasce il 19/11/1996 a Vigevano, vicino Milano. E' Studente di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, a Milano. Sin da piccolo coltiva la grande passione per il giornalismo, in particolare quello sportivo, per il calcio e lo sport più in generale. Il suo sogno è quello di trasformare tutto ciò in un lavoro.
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