Mutuo giugno 2019 e confronto con affitto, perché conviene ancora acquistare
Mutuo giugno 2019: tassi di interesse molto bassi e quotazioni immobiliari in discesa, ottime condizioni per acquistare casa
Tassi di interesse molto bassi e quotazioni immobiliari in discesa: anche in questo giugno 2019 sembrano esserci ottime condizioni per acquistare casa accendendo un mutuo.
Mutuo giugno 2019: le disponibilità reddituali degli italiani
In generale, è facile intuirlo, pagare le rate di un mutuo è sempre più conveniente rispetto a corrispondere ogni mese un canone d’affitto. D’altra parte, secondo quanto emerge da uno studio del Gruppo Tecnocasa, ad oggi, i potenziali mutuatari italiani sono in grado di coprire il 20% del valore dell’immobile comprese le spese accessorie all’acquisto e all’accensione del mutuo. Un dato da leggere in parallelo a un recente report dell’Osservatorio Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate per cui il reddito disponibile per acquistare una casa appare in crescita: sarebbe arrivata al 78% la quota di famiglie italiane che, al momento, sono in grado di acquistare casa.
Una situazione favorita anche dalla politica meno restrittiva degli istituti di credito: continuano a preferire i dipendenti pubblici o comunque a tempo indeterminato, tuttavia, con tassi variabili inferiori all’1% e fissi più o meno al 2% anche moltissimi lavoratori atipici e con redditi non elevati hanno avuto la possibilità di accendere un mutuo. Un quadro rassicurante che però si scontra con il rallentamento delle nuove domande di mutuo: sono calate del 9% tra gennaio e aprile 2019 (diametralmente scendono di circa il 5-6% le erogazioni). A pesare le incertezze sull’economia nazionale che sembrano dissuadere i potenziali mutuatari da scelte sul medio e lungo periodo.
Non rinunciare al mattone
È proprio questo clima di incertezza a rendere il “mattone” un investimento ancora più sicuro di quanto non sia normalmente. Chi non vuole rinunciare alla possibilità di acquistare casa può sempre provare ad accedere al Fondo di Garanzia per la Prima Casa, introdotto dalla Finanziaria del 2014 pensando in particolare alle giovani coppie e per i lavoratori atipici under 35, garantisce fino al 50% della quota capitale per un tetto massimo di 250mila euro.
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