Accredito stipendio sul libretto postale di Poste Italiane, differenza col c/c
Accredito stipendio: è possibile su un libretto postale? Teoricamente sì ma è comunque necessario che sia associato a un codice Iban
I lavoratori dipendenti possono farsi accreditare lo stipendio su un libretto postale? Il libretto postale è uno strumento di risparmio, quindi, non può avere per forza di cose le stesse funzionalità di un conto corrente; tuttavia, teoricamente è possibile se al libretto è associato un codice Iban.
Accredito stipendio: cos’è un libretto postale, in breve
Come si diceva, il libretto postale è uno strumento di risparmio: in sostanza, funziona come un salvadanaio. Il denaro che viene versato sul libretto, però, produce interessi col passare del tempo: in realtà, non sono molto alti, d’altra parte, i costi di gestione sono irrisori se non praticamente azzerati rispetto a quelli che devono essere sostenuti per mantenere un conto corrente. Inoltre, ha un’altra importante particolarità, anche per questo il libretto si differenzia dal conto corrente, quella di essere garantito dalla Stato. Vista la natura diversa del libretto postale rispetto al c/c, è opportuno chiedersi: si può far arrivare lo stipendio anche sul primo?
Stipendio e libretti con codice Iban
Alcuni libretti postali sono dotati di codice Iban, proprio come un comune conto corrente. Detto ciò, nonostante il codice Iban, alcune operazioni – consentite normalmente sui conti – non possono effettuate per mezzo del libretto postale. Grazie a un libretto con Iban di certo è possibile farsi accreditare la pensione Inps o Inpdap e, in generale, ci si può fare accreditare delle somme tramite bonifico. Da precisare però che per ricevere un bonifico sul libretto è necessario comunque associare un conto corrente al libretto postale.
In pratica, solo l’intestatario del libretto può versare somme di denaro sul libretto stesso: gli accrediti, insomma, non possono essere effettuati da terzi. Dunque, lo stipendio può essere accreditato direttamente sul libretto dal datore di lavoro solo se il datore di lavoro è anche cointestatario di un conto corrente del lavoratore. Un caso di fatto poco probabile: in alternativa, si può soltanto ricevere lo stipendio tramite bonifico su un conto corrente collegato a un libretto postale e poi fare un bonifico attraverso lo stesso conto per versarlo sul libretto.
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