Pensioni ultima ora: a rinfocolare la polemica arriva l’editoriale del giornalista Roberto Napoletano nella sua veste di direttore di Quotidiano del Sud. Il suo è un attacco diretto ai due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Con una conclusione che suggerisce, come soluzione, la crisi di governo.
Pensioni ultima ora, Napoletano: Europa è l’unica che ci può salvare
Napoletano contesta fortemente l’impostazione delle politiche attuate dall’esecutivo. Mette in particolare nel mirino alcuni provvedimenti chiave come Quota 100 e reddito di cittadinanza. Individua per di più l’Europa come “l’unica che ci può salvare” e chiede a Di Maio e Salvini di fare quello che “vi ha chiesto” con riferimento alle raccomandazioni giunte all’Italia per evitare la procedura di infrazione di cui abbiamo parlato in questo nostro articolo.
Pensioni ultima ora, Napoletano molto critico su Quota 100
Relativamente a Quota 100 nel suo editoriale Napoletano si rivolge direttamente a Salvini appellandolo col suo nomignolo.
“Il Capitano – scrive il giornalista – deve capire che quota 100 è stato un regalo a persone fisiche suoi elettori pagato dall’intera platea dei pensionati che hanno un assegno mensile superiore ai 1500 euro. Ha sottratto soldi (importanti) a scuola e infrastrutture, non ha minimamente creato occupazione, e cosa più grave di tutte ha messo in discussione la riforma Fornero delle pensioni, che è una delle due clausole di salvaguardia del debito pubblico italiano (l’altra è il risparmio privato), e ha contribuito così alla fuga degli investitori, caricando sulle spalle dei nostri giovani 17 miliardi di tassi di interesse in più nei prossimi tre anni”.
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Napoletano si rivolge a Di Maio sul reddito di cittadinanza
Come anticipato in apertura altrettanto severo è il giudizio dell’editorialista sul reddito di cittadinanza, ovvero la misura di contrasto alla povertà introdotto col decreto n. 4/2019. E in questo caso l’attacco è al vicepremier e capo politico dei 5 Stelle: “Sul reddito di cittadinanza Di Maio, piuttosto che prodigarsi maldestramente per correggere il testo della lettera del ministro del Tesoro, Tria, alla Commissione europea, farebbe bene a prendere atto che non è l’assistenzialismo, per di più in deficit, la risposta ai problemi strutturali del Mezzogiorno”.
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